Versalis conferma il finanziamento per Priolo Gargallo
Versalis ha confermato la strategicità del sito di Priolo Gargallo. La novità è emersa a conclusione di un incontro con i vertici societari con le segreterie provinciali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec. L’azienda ha dato rassicurazioni sulla realizzazione degl’investimenti previsti per le nuove produzioni di resine idrocarburiche attraverso la costruzione dei nuovi impianti. Non solo, ma vi sarà un ulteriore investimento per ottimizzare in breve tempo il sistema di spedizioni dei prodotti del cracking”.
Si è evidenziato nel corso del incontro odierno con le Rsu, come finalmente l’attuale assetto dello stabilimento di Priolo ha definitivamente invertito la marcia rispetto alla grave situazione economica in cui versava, con perdite che superavano i 150 milioni di euro anno. Tali performance si sono rese possibili, intanto grazie alla realizzazione del primo step del piano d’investimenti, che di fatto ha permesso di completare il riassetto del cracking, determinando anche alla luce di un massiccio recupero di efficienza performance positive, che collocano l’impianto di etilene di Priolo nuovamente ai primi posti tra i produttori Europei. Un risultato reso possibile grazie all’impegno dei lavoratori del sito di Priolo ed alla qualità delle relazioni industriali instaurate con l’azienda, che hanno reso affidabile il sito rispetto agli investimenti.
Tutto ciò rafforza la strategicità del sito Siracusano dentro il sistema Versalis e rassicura circa la realizzazione degli investimenti previsti, riguardanti le nuove produzioni di resine idrocarburiche, attraverso la costruzione dei nuovi impianti di separazione dei monomeri e quello delle produzioni delle stesse. A questo si aggiungerà un ulteriore investimento volto ad ottimizzare in breve tempo il sistema di spedizioni dei prodotti del cracking. Viene essenzialmente confermato il timing delle percorso per il completamento delle iniziative da intraprendere, che si avvieranno sostanzialmente con i processi autorizzativi entro il primo trimestre 2015 e la cantierizzazione negli ultimi mesi dello stesso anno, per completarsi a fine 2017.
Come sindacato,nonostante qualche mese di ritardo, accumulatosi anche in ragione delle dinamiche che hanno recentemente riguardato il riassetto degli organi societari del gruppo Eni e che stanno determinando in altri siti un cambio di strategia sui piani industriali, non possiamo che continuare a confermare la bontà di questo progetto.
Serve acquisire in breve tempo anche l’ulteriore pezzo di investimenti, relativamente ai progetti che sono ancora in fase di valutazione con i partner internazionali circa la fattibilità e la strategicità economica, che di fatto completerebbero il quadro generale del progetto determinando a regime, quel miglioramento complessivo degli economics dello stabilimento con un reale consolidamento anche dei livelli occupazionali.
Le organizzazioni sindacali e le Rsu esprimono un cauto ottimismo per le notizie acquisite, certi che questi processi andranno monitorati e resi esigibili nei tempi prefissati, per rendere sostenibile l’intero progetto e per scongiurare il pericolo,che nel perdurare di questo scenario di crisi, possano venir meno disponibilità rispetto ad un sito che ha già dato il suo contributo per favorire una completa ripresa e sostenibilità. Filctem, Femca e Uiltec, con l’obiettivo di ridurre in previsione i tempi per le autorizzazioni, hanno invitato l’azienda a costituire una task force, così come sperimentato per il progetto di riconversione di Porto Torres, con risultati positivi.
Riguardo al futuro dello stabilimento di Ragusa, fortemente integrato con lo stabilimento di Priolo, l’azienda ha ribadito che si stanno anche valutando una serie di interventi di prodotti che garantirebbero al sito una sua strategicità. Le segreterie territoriali di Filctem, Femca e Uiltec e la Rsu, così come ribadito all’azienda, ritengono di aver fornito un contributo importante in termini di gestione del personale a valle della chiusura dell’impianto politene, per cui invitano l’azienda ad essere altrettanto solerte a portare a termine il piano che consentirà di recuperare occupazione e rendere competitivo l’intero sito di Priolo. A tal proposito si è inoltre convenuto che già a partire dal 2015 si possa avviare un confronto che alla luce del turn over realizzato possa verificare eventuali necessità gestionali collegate alle fasi dei nuovi progetti.
Per queste ragioni le organizzazioni sindacali auspicano che il progetto venga supportato da tutti per dare al territorio occasioni di sviluppo. Le segreterie provinciali Filctem Femca e Uiltec. Le segreterie territoriali di Filctem,Femca e Uiltec e la Rsu Versalis, individuano nel tavolo nazio- nale della “Vertenza ENI”, lo strumento per definire l’assetto strategico e produttivo dell’intero settore, per questo motivo aderiscono alle iniziative decise in sede di coordinamento nazionale.