Siracusa. Danni all’agricoltura: “dal canale Galermi non esce più acqua”
L’acqua del Canale Galermi, come la Tela di Penelope. E se prima era poca, ora non arriva una sola goccia. Struttura storica quanto antica e valida, da anni rimane in balia delle onde del traccheggio politico e della mala sorte per i siciliani. I tecnici del Genio Civile, che gestisce da anni il canale Galermi, non sanno dare spiegazioni logiche sulle cause della penuria d’acqua che stanno subendo gli agricoltori. La situazione è ormai drammatica e le responsabilità sono legate all’incuria in cui è stato lasciato il canale in tutti questi anni tra rimpalli e strumentalizzazioni con riparazioni alla meno peggio, a tastoni, e il parlare di politici incapaci, bravi solo a pronunciare le solite promesse da marinaio.
Stavolta non esce più l’acqua dai tubi di connessione e le coltivazioni sono a rischio con danni disastrosi, oltre al pericolo degli incendi nei terreni, che rischiano l’abbandono forzato. Gli agricoltori concessionari delle autorizzazioni che pagano regolarmente il canone, non ci stanno a subire ancora una volta angherie a cielo aperto, e chiamano in causa l’assessore all’Agricoltura, il siracusano Edy Bandiera, oltre a tutto il Governo Musumeci.
“Non è accettabile che non esce più acqua. Una gestione che ormai si trascina da anni e che appare sempre peggio – dicono i malcapitati utilizzatori del Galermi. Le vasche realizzate in molti casi non sono utilizzate; strutture in condizioni precarie, le tazze per la raccolta sono vuote perché ostruite da detriti ed erbacce che hanno in alcuni casi spaccato il muro. La situazione è sicuramente ancora più drammatica di quando si possa pensare”. E la domanda degli interessati ancora una volta rimane: “ma chi gestisce davvero il canale Galermi”?
Ormai il rischio di far scomparire buona parte dell’agricoltura servita dal canale, è reale. Manca la regia per una gestione oculata e capace di risollevare le sorti di un pezzo di economia, senza considerare la perdita del valore di quei terreni, con il possibile fallimento e la disperazione, oltre alla desertificazione delle zone.
Concetto Alota