Siracusa, la pista ciclabile restringe la corsia e non garantisce la sicurezza con rischi elevati
Benvenuta pista ciclabile nella Città di Siracusa. Un esempio di buona volontà. Ma la possibile mancanza di attenzione ed esperienza ha portato forse i progettisti a inventarsi delle soluzioni che di primo acchito sembrano che non garantiscono del tutto la necessaria sicurezza, che alla fine si potrebbe rivelare una trappola mortale.
È il caso di Siracusa, delle ciclabili ricavate tra le auto in sosta e il marciapiede, funzionano fintanto che qualcuno non apra una portiera senza guardare dallo specchietto e se passa qualcuno in bici in quel momento non può avvenire nulla di buono con possibili gravi risvolti.
Il restringimento della carreggiata in caso di incidente, di guasto di un’auto o di un autobus, il traffico si blocca; peggio ancora nella malaugurata ipotesi di un’ambulanza che rimane bloccata con l’ammalato o il ferito grave trasportato a causa della restrizione della carreggiata e le auto parcheggiate in mezzo alla strada, senza alcuna possibilità di manovra per lasciare libero il passaggio.
Forse (anzi sicuramente visto la velocità ritrovata nell’eseguire i lavori mentre le strade rimangono scassate e pericolose) la foga di finire la pista ciclabile non è stato calcolato l’errore e il pericolo insistente. Sarebbe il caso di pensarci bene prima di commettere uno sbaglio che potrebbe causare danni all’incolumità pubblica. Un vecchi adagio recita: “Uomo avvisato, mezzo salvato”.
Concetto Alota