Armi e droga nelle campagne del lentinese (Video)
La lotta allo spaccio e agli introiti delle organizzazioni criminali, che impegna le articolazioni investigative della Questura di Siracusa e dei Commissariati della provincia, ha portato ad un altro significativo risultato.
In questa occasione, gli investigatori del Commissariato di Lentini e della Squadra Mobile, diretti rispettivamente dal Dott. Monaco e dal dott. Presti, a seguito di una febbrile attività di polizia giudiziaria, hanno chiuso il cerchio attorno a Amenta Alfio, lentinese di 37 anni, soggetto gravitante negli ambienti della malavita con particolare predilezione per lo spaccio di sostanze stupefacenti nel comprensorio di Lentini e Carlentini.
L’operazione di Polizia, scattata nella mattinata di ieri, ha consentito di rinvenire, in un casolare sito nella Contrada Gualdara di Lentini, abitato da Amenta, anche con l’ausilio di personale altamente specializzato della Polizia Scientifica, nonché dei cinofili, circa 300 grammi di cocaina pura, armi, munizioni ed altro materiale di provenienza illecita.Visti i primi risultati conseguiti, convinti che il sito potesse nascondere ulteriori armi, con l’ausilio di un georadar e di altro personale proveniente dal reparto Prevenzione Crimine di Catania, è stato scandagliato tutto il terreno che circondava l’immobile.
Invero, tale ricerca ha dato i suoi frutti, infatti ben occultati tra intercapedini varie e nel sottosuolo sono stati rinvenuti nel complesso una pistola calibro 38 provento di
furto (denunciato nel 2010 a Piazza Armerina) e relativo munizionamento, 280 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, la somma in contanti di 8.400 euro, un pizzino riportante l’elenco di numerose armi da guerra e due carte di identità ancora non intestate a nessuno, del Comune di Lentini.
L’utilizzo del georadar ha dato un importante contributo perché fornisce una “sezione” del terreno indagato dalla superficie, alla ricerca di cavità nascoste nel sottosuolo.
Desta particolare curiosità ed allarme il fatto che nel terreno siano stati ritrovati 50 bossoli già esplosi di fucile mitragliatore AK 47, meglio conosciuto come kalashnikov. Giova ricordare la particolare potenza di fuoco che riesce ad esprimere questo tipo di arma, riuscendo finanche a superare le blindature normalmente utilizzate a protezione di uffici bancari e postali.
Al termine delle operazioni, gli Agenti hanno tratto in arresto Amenta Alfio e, su disposizione della locale Autorità giudiziaria, lo hanno condotto in carcere.