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Siracusa, sindacati: “Si istituisca un presidio sanitario nella zona industriale”

Fim, Fiom e Uilm ritornano con una lettera inviata al Direttore Generale dell’ASP, – e per conoscenza al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessorato alla Salute e al Prefetto – a richiedere l’istituzione di presidi sanitari per l’esecuzione di test sierologici e tamponi per i lavoratori operanti nel petrolchimico siracusano.

Con questa nuova lettera le Segreterie Provinciali di FIM FIOM UILM chiedono, la corretta inclusione dei lavoratori rappresentati tra le “categorie di lavoratori maggiormente esposti e/o dei servizi pubblici essenziali” interessate dall’attività di screening prevista dalla circolare (Prot. N.14005 del 16.04.2020) e l’istituzione di un presidio sanitario nell’area industriale Siracusana per l’esecuzione di test sierologici e tamponi, in un periodo caratterizzato dall’accelerazione e dal progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2 registrato in queste settimane.

Una situazione che non può essere sottovalutata, alla luce di ulteriori elementi di criticità specifici, – relativi alla diffusione del virus -, dovuti alla gestione della Fermata generale degli impianti ISAB LUKOIL che vedrà, per circa 2 mesi, la presenza di circa 4000 operatori nell’area del Petrolchimico Siracusano. All’ASP e alle aziende chiediamo un atto di responsabilità, occorre tenere alto il livello d’attenzione sulla tutela della sicurezza e della salute di lavoratori e cittadini mettendo in campo tutto quanto necessario per contenere al massimo il rischio di contagio, in assenza delle condizioni di sicurezza previste valuteremo le iniziative da intraprendere e se necessario chiederemo ai lavoratori di fermare le attività”

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