Noto, successo per la visita guidata al museo
Un’autentica oasi nel deserto. Mentre in tutta la Sicilia si fanno i conti con la chiusura domenicale e festiva dei siti museali, sino alla fine dell’anno, a causa della fine dei fondi necessari a pagare gli straordinari ai dipendenti. Nella Provincia aretusea grazie ad un accordo lungimirante s’è riusciti a salvare il salvabile. A Noto e nella sua splendida Villa Romana del Tellaro dove sono custoditi gli straordinari mosaici pavimentali appartenenti ad un edificio gentilizio di età tardo-imperiale ( IV secolo dopo Cristo ), nella prima domenica di questo mese e del prossimo, dicembre, viene proposta una novità. Grazie all’Associazione Culturale Escursioni Iblee, presieduta da Sebastiano Adernò, il museo non solo è aperto, con ingresso gratuito, ma è stata proposta un visita guidata drammatizzata. Tanti i visitatori accorsi, sia netini che turisti, che non hanno voluto mancare a questa opportunità di conoscere e scoprire non solo le bellezze e le caratteristiche dei mosaici, ma anche la storia di questo sito. La mattinata è iniziata infatti con un “incontro”, un contadino degli anni settanta protagonista, suo malgrado, della bufera che investì le tre famiglie propietarie della masseria, Avolio, Perna e Lupinacci. Il massaro, interpretato da Alfonso Lapira, ha proprio raccontato di quella notte in cui, con il suo padrone, tentarono lo scavo clandestino e furono scoperti. Fatto questo, documentato, che portò finalmente alla luce ciò che per primo ipotizzò, quasi dieci anni prima, Gaetano Passarello, cultore di storia locale. Si dovranno poi aspettare quasi quarant’anni per vedere aperto al pubblico il sito, cosa che avvenne il 15 marzo del 2008. Spiegato l’antefatto la visita è proseguita all’interno con una conoscenza più approfondita dei mosaici grazie sempre all’espediente, riuscito ed apprezzato dai presenti, della dramatizzazione.
Questa volta una bella abitante della villa , interpretata da Aurora Miriam Scala ( che con Alfonso Lapira ha curato la proposta artistica in tutti i suoi dettagli), innamorata del “padrone di casa” il generale romano Ezio, descriveva le scene dei mosaici, sfatando alcuni miti, grazie ai passi dell’Iliade, “Il riscatto di Ettore”, e delle “Baccanti” di Euripide. Per finire l’aria “Dagli immortali vertici”, dall’Attila di Verdi, magistralmente cantata da Alfonso Lapira. La mattinata si chiudeva poi con un aperitivo molto particolare, proposto con ricette dell’antica Roma, grazie alle ricerche del Presidente dell’Associazione Escursioni Iblee Sebastiano Adernò, che prima di descriverci la proposta gastronomica, davvero interessante, ci tiene a fare dei ringraziamenti: “L’iniziativa odierna è stata possibile per il pieno appoggio della Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa, il Patrocinio del Comune di Noto, e la collaborazione dei custodi e ricordo che anche nella prima domenica di dicembre, il 7, proporremo la visita guidata e drammatizzata. In concomitanza con l’inaugurazione della sala degustazione della Fattoria didattica “Villa romana del Tellaro” siamo andati a riscoprire, e proporre ricette antiche: anatra alle prugne, carote cuminate, frittata patina, libum di Catone fatto da ricotta, farina e formaggio affumicato, polpettine di apicio cotte nel vino, bruschette con formaggio e aglio, e con olive. Pane rigorosamente di russello e farro. Il tutto
accompagnato da vino aromatizzato al miele e pepe nero e, per gli astemi, acqua allo zenzero. Ricordando che per i romani aromatizzare le bevande era pratica assai diffusa, quasi irrinunciabile”. Insomma davvero un viaggio a tutto tondo nel passato di un impero che non si faceva mancare nulla, dalle ricchezze agli agi, dal cibo alle bevande. Prima di giorno sette dicembre vorremmo, però, evidenziare come l’Associazione sia fucina di eventi vari. Giorno 24 novembre, infatti, sempre alla Villa Romana del Tellaro si terrà un’importante Educational riservata alle guide turistiche, confermato il patrocinio della Soprintendenza e del Comune di Noto.
E.V.