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Serio C: Palermo smarrito va il tilt sul campo del foggia, finisce 2-0

Il Palermo di Roberto Boscaglia stecca malamente la trasferta allo stadio Zaccheria contro un buon Foggia, dimostratasi squadra concreta e di buon livello.

Due a zero il punteggio in favore della compagine pugliese che ha capitalizzato, con una condotta senza sbavature, gli evidenti imbarazzi in termini di equilibrio ed automatismi nella fase difensiva della formazione rosanero. Un Palermo a tratti supponente e scriteriato nell’interpretare il canonico 4-2-3-1, assetto fortemente voluto da mister Boscaglia. Tenere il baricentro alto, le linee di reparto corte, compartecipazione di tutti gli elementi nella fase di costruzione del gioco, inserimento dei centrocampisti, sono tutti questi gli elementi che caratterizzano questo sistema di gioco che ieri pomeriggio i calciatori rosanero hanno dimenticato e disatteso.

Senza l’abnegazione sul piano mentale e dunque fisico anche i giocatori più esperti possono andare incontro ad un’ autentica debacle. Fatto concretizzatosi davanti ad un Foggia ordinato ma non insuperabile. Accardi ha fatto quello che ha potuto in un ruolo non suo al posto dell’infortunato Almici, Crivello ha sbagliato anche il più semplice dei passaggi, Broh ed Odjer si sono trovati in confusione a centrocampo, di palloni giocabili per l’attacco se ne sono visti pochissimi, questa la ulteriore connotazione individuale della prestazione dei rosanero.

La gara inizia con un paio di occasioni per i rossoneri locali e dopo 17 minuti il Foggia passa in vantaggio. Vitale a centrocampo vede con la coda dell’occhio l’inserimento di D’Andrea che scatta sul filo del fuorigioco e si addentra in area di rigore, l’attaccante foggiano non ci pensa due volte e con il destro incrocia nell’angolino lontano siglando l’1-0 senza che l’esterrefatto Pelagotti possa arrivarci. Il Palermo reagisce, anche se con poco ordine, trovando una conclusione di Floriano che va a stamparsi sul palo dopo una respinta difensiva poco precisa da parte dei foggiani.

La squadra siciliana si butta in avanti alla ricerca del pari ma al minuto 36 arriva il raddoppio del Foggia. Rocca riceve una palla liftata dal vivace Vitale, salta un difensore rosanero e conclude con un tiro di destro tanto preciso quanto velenoso. Palla in rete con un Pelagotti che sicuramente avrebbe potuto fare di più considerato che la conclusione di Rocca, per quanto chirurgica, non è parsa irresistibile.

Ferito nell’orgoglio e accecato dalla bramosia di provare a cambiare il corso del match, nella ripresa il Palermo si è gettato in avanti sbattendo regolarmente su di un avversario compatto e disciplinato in fase difensiva. Il tecnico rosanero ha cercato di mutare interpreti gettando nella mischia Lucca e Palazzi e dopo la mezzora hanno fatto ingresso in campo Rauti e Valente. Il 4-2-4, già intravisto nel finale di gara contro la Viterbese, non da i suoi frutti aumentando solo il senso di frustrazione dei rosanero. Finisce con un’inaspettata gloria per il Foggia, adesso spetta al tecnico Boscaglia analizzare genesi e cause di questa sconfitta in terra pugliese.

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