Siracusa, quante criticità nel nuovo piano di rete ospedaliera
Una seduta della commissione regionale alla Sanità per affrointare il nodo legato al nuovo piano della rete ospedaliera siracusana. A reclamare il rispetto degli accordi della precedente bozza per la rete sanitaria della provincia Siracusana è il deputato regionale Bruno Marziano, presidente della terza commissione “Attività produttive” dell’Assemblea regionale siciliana. «Necessita – ha dichiarato l’onorevole Marziano -, una seduta urgente dedicata alle problematiche che sono emerse nel nuovo piano: per questo chiederò la convocazione della commissione “Sanità” dell’Ars al presidente, Giuseppe Digiacomo».
Il parlamentare regionale elenca tutto ciò che non va nel nuovo piano. «Dal presidio ospedaliero di Siracusa – ha detto il deputato del PD -, sono stati tagliati due posti di ortopedia. L’unità operativa di malattie infettive non ha posti letto per day hospital e bisogna prevederne almeno due, stessa identica situazione per l’unità operativa di otorinolaringoiatria. E la stroke unit resta aggregata alla medicina, anziché alla nuova unità operativa di neurologia. Inoltre, per Cardiologia bisogna chiarire che i due posti in più dovranno essere considerati senza inglobare i quattro posti di emodinamica. E sempre a Siracusa i posti letto di chirurgia generale e di medicina generale sono stati ridotti a 8, decisione, questa, che renderebbe problematica la gestione di tutte le acuzie. Poi il reparto di medicina di Augusta ha 8 posti letto in meno rispetto all’attuale, Avola ha un solo posto in day hospital e risulta insufficiente, bisogna prevederne altri, mentre a Noto i posti per la riabilitazione sono stati ridotti da 48 a 30: ma lo ritengo un refuso, perché altrimenti non potrebbero essere garantiti i moduli». Nella prossima commissione, saranno trattati tutti i punti elencati, affinché possano essere riconsiderati i precedenti accordi che, seppur criticati, avevano ottenuto un consenso, a seguito di una serrata concertazione. «Sono delle criticità – ha continuato Bruno Marziano – che vanno superate, non per mera rivendicazione campanilistica, ma per garantire maggiore funzionalità e determinati servizi alla rete, che con questa proposta non verrebbero assicurati. Le nuove disposizioni sarebbero penalizzanti rispetto l’attuale assetto della sanità nella provincia di Siracusa che, invece, deve recuperare un divario di personale e di posti letto rispetto ad altre province. Dunque, non si può ulteriormente tagliare».