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Milleproroghe, salta lo stop alle trivellazioni

NOn c’è più lo stop alla ricerca e coltivazione di idrocarburi su tutto il territorio nazionale previsto dalla bozza del decreto Milleproroghe, atteso oggi in consiglio dei ministri. La notizia, anticipata dal Sole 24 ore, trova conferma in ambienti di governo.

La scelta sulle trivelle non mancherà di fare discutere: la bozza infatti prevedeva il divieto «di nuovi permessi di prospezione o di ricerca ovvero di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi» in tutta Italia. Non solo, il Mise, si leggeva nella bozza, «rigetta» le nuove domande mentre le concessioni in essere, comprese quelle già prorogate, non potranno più andare oltre l’attuale data di scadenza.

Saltando questo blocco, potrebbe a questo punto riprendere la perforazione di terre e mari italiani alla ricerca di gas e petrolio. E potrebbero esserci anche contraccolpi nel governo, visto che lo stop alle trivelle era uno dei punti centrali – così lo ha definito Luigi Di Maio – per il MoVimento 5 Stelle.

Per quanto riguarda il Val di Noto, la situazione è in evoluzione tanto che i sindaci avevano annunciano battaglia contro la compagnia petrolifera texana Panther Oil che ci riprova. La Regione Siciliana lo scorso anno ha autorizzato la realizzazione di tre nuovi pozzi esplorativi nell’area interessata dal permesso di ricerca ‘Fiume Tellaro’ già vigente prima della sospensione (dal 2004) e rilasciato un nuovo permesso di ricerca ‘Case La Rocca’, applicando la legge regionale 14/2000 e dando attuazione al Protocollo sottoscritto nel 2014 da MiseEniRegione Siciliana, Comune di Gela ed altri.

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