Siracusa, prove di dialogo nel partito democratico
Prove di dialogo all’interno del partito democratico siracusano. Il presidente dell’ Ex Commissione Provinciale per il Congresso di Siracusa, Turi Raiti, ha lanciato l’iniziativa di istituire un rapporto di collaborazione con la componente renziana. Ecco cosa scrive Raiti. “Il gruppo dirigente del Partito Democratico, a mio giudizio, deve prestare attenzione alla proposta avanzata, qualche giorno fa, da Santino Armaro per la ripresa del dialogo dentro il Partito Democratico. Mi sembra interessante, infatti, l’ idea di formare una commissione per discutere, valutare e trovare una sintesi alle questioni che investono il partito. La proposta è interessante perché parte non dalle dimissioni del Segretario ma dalla presa d’atto del risultato elettorale delle regionali bis del 5 di Ottobre a Pachino e Rosolini (riconferma di Bruno Marziano e ennesima sconfitta di Cafeo) e dalla necessità dell’azzeramento della giunta comunale di Siracusa. Della proposta di Armaro bisogna cogliere, a mio giudizio, l’essenza e cioè che bisogna passare dalla polemica al dialogo, dalla divisione alla ricomposizione . In questa fase, però, eviterei di coinvolgere i deputati e il Sindaco , perché, a mio giudizio , bastano due -tre componenti per ogni area per avviare la discussione e per cercare di trovare una sintesi. In politica discutere è sempre un fatto positivo.
Naturalmente non sono da prendere in nessuna considerazione quelle prese di posizioni datate ed offensive ed in modo particolare quelle che persistono a parlare di Congresso taroccato. Quelle espressioni le ritengo oltraggiose e lesive della mia dignità come presidente della Commissione Provinciale per il congresso e offendono i dirigenti provinciali ma anche quelli regionali e nazionali che quel congresso lo hanno ritenuto valido. E’, inoltre, un giudizio ingeneroso nei confronti di tutti coloro i quali hanno, in quel congresso, votato, polemizzato, fatto i lori interventi, espresso la loro opinione, e c’erano tutti (maggioranza e minoranza). Rappresenta una presa di posizione nefasta quella nei confronti dei segretari dei circoli di Portopalo, Avola, Rosolini, Buccheri, Ortigia, che si riconoscono nell‘area di quelli che hanno perso il congresso provinciale ma che nei loro circoli, utilizzando le norme congressuali previste dai regolamenti e dal codice etico, sono stati eletti regolarmente. Voglio ricordare, inoltre, a qualche scienziato della politica che i livelli congressuali sono stati due. Uno riservato agli iscritti con tutte le regole e le circolari che bisognava leggere, capire ed applicare e l’altro riguardava il popolo intero, iscritti e non . Quello che è successo a Siracusa (vittoria dell’area dem e cuperlo nei congressi provinciali e vittoria di Renzi nelle primarie aperte) è successo in molte realtà in Sicilia ed in Italia . Purtroppo la superficialità e l’ignoranza regna sovrana anche in quei personaggi che dovrebbero essere più attrezzati politicamente.
Mi rendo conto che gli organigrammi che molti si erano fatti, prevedendo un esito congressuale diverso (facendosi fare forse la carte da qualche chiromante) , purtroppo, per questi personaggi, non si sono concretizzati ma è colpa dei loro rappresentanti nella commissione per il congresso che non avevano letto neanche i regolamenti e i documenti e che, per non prendere atto delle loro responsabilità al limite della imbecillità, scaricano responsabilità sulle persone che hanno avuto l’unica colpa di aver fatto rispettare i regolamenti congressuali.
Penso che costoro, per il bene del partito, non devono essere presi in nessuna considerazione perché ci porterebbero su un terreno di sterile polemica politica che non serve al Partito Democratico e alla sua classe dirigente”.