Siracusa. Processo “Oro Blu”: Foti e Marotta assolti perché il fatto non sussiste
Dopo alcune ore di Camera di Consiglio, presidente Ettore Cavallaro, a latere Antonio Dami e Federica Piccione, il tribunale di Siracusa ha assolto l’onorevole Luigi Foti e l’ing. Giuseppe Marotta con la motivazione: perché il fatto non sussiste.
Erano accusati di tentata estorsione ai danni della Sai 8, la società che gestiva il servizio idrico integrato, e per tale motivo da condannare ciascuno a 5 anni di reclusione. Queste le conclusioni cui era giunto il pubblico ministero Salvatore Grillo nella requisitoria del processo che scaturisce dall’operazione “Oro blu”, scattata nel febbraio del 2012, quando la Procura produsse un corposo fascicolo, frutto di oltre un anno d’indagini, sviluppate nell’ambito della gestione del servizio idrico integrato. Il rappresentante della pubblica accusa aveva ribadito nella requisitoria che Foti, nelle vesti di consulente della Sai 8, Marotta quale amministratore delegato della Sogeas, avrebbero fatto pressioni e minacce al vertice della Sai 8 per ottenere assunzioni e affidamento di appalti. A giudizio degli inquirenti, gli imputati ricorrevano alla minaccia della risoluzione del contratto d’appalto del servizio idrico se non fossero state esaudite alcune loro richieste relative non solo ad assunzioni ma anche alla rinuncia della Saceccav a eseguire alcuni lavori (un cantiere da 64 milioni di euro) oltre che alla riscossione delle bollette insolute.
Ma i legali difensori dei due imputati, avvocati Bruno e Nino Leone per Foti, e l’avvocato Stefano Rametta per l’ingegnere Marotta si sono battuti, smontando e respingendo ogni addebito sostenendo l’estraneità dei loro assistiti ai fatti oggetto della contestazione, sollecitando al tribunale un verdetto di assoluzione. Le motivazioni della sentenza fra 90 giorni.
C.A.