CronacaPrimo Piano

Operazione White Mountains: scena muta degli indagati

Hanno fatto scena muta tutti gli indagati coinvolti a vario titolo nell’operazione antidroga della Dda di Catania, denominata “White Mountains”, portata a termine venerdì dai carabinieri della compagnia di Augusta. Collegati in remoto con il gip del tribunale Umberto Carlo Cannella, alla presenza del pm Marco Bisogni, sono comparsi i dieci indagati, sette dei quali detenuti in carcere.

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Rosario Vinci di 28 anni, ritenuto al vertice del gruppo, Antonino Montagno Bozzone di 30 anni, ritenuto il fornitore delle sostanze stupefacenti, Salvatore Aresco di 27 anni, Christian Crucitti di 32, Nicolò Minardi di 30, Marianna Mandragona di 30 e dell’augustano Alfonso Sollano di 24. Pur facendo scena muta, gli indagati hanno rilasciato dichiarazioni spontanee rigettando ogni addebito. La difesa degli indagati ha già preannunciato di volere ricorrere al tribunale del riesame di Catania nel tentativo di annullare la misura cautelare o, quantomeno, di annullare l’aggravante del reato associativo. 

Come si ricorderà, infatti, i reati contestati, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Augusta sono state avviate a maggio del 2019. Osservazione, controllo e pedinamento con fotoriprese e intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di fare emergere l’esistenza di un traffico di droga capeggiato da Vinci, che dopo essersi approvvigionato di cocaina nella frazione Villasmundo e a Belvedere, gestiva un gruppo di spacciatori al dettaglio nel comune ibleo.  

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *