Due ex degenti donano un quadro al reparto covid di Siracusa
“Non perdere la speranza, la stessa che tu mi hai donato”. Una frase significativa, incisa in un quadro che da qualche giorno arricchisce la parete del reparto Covid dell’ospedale Umberto primo. È stato consegnato dall’agente di polizia municipale di Noto, Giuseppe Oliva, e dal dirigente dell’istituto di vigilanza Sicur Service Sicilia, Fabrizio Ardita. Entrambi sono stati ricoverati per diverso tempo all’Umberto primo per essere curati dalla grave forma di Coronavirus di cui erano affetti. I due ex degenti sono stati ricevuti dal primario del reparto, Marco Di Stefano, e da tutto il personale medico e infermieristico impegnato ormai da oltre un anno a curare gli ammalati di Covid.
Il dipinto raffigura un angelo che incoraggia e dà forza a un operatore sanitario. “A noi ricoverati – ha detto Ardita – non hanno mai fatto trapelare incertezze o preoccupazioni, anzi, ci davano coraggio e forza ma poi eravamo noi che capivamo, attraverso i loro sguardi, che qualche momento di sconforto li affliggeva per la morte di un paziente che avevano provato a salvare o per la troppa stanchezza fisica. Non dimentico la frase del dottore Di Stefano quando gli chiesi, il giorno di Capodanno, come facesse a stare sempre presente in corsia tra i pazienti. Lui mi rispose che a casa non serviva, era più importante la sua presenza in reparto”.
“Quel quadro – ha commentato il vigile urbano – rappresenta un angelo che li conforta ma, allo stesso tempo, è quello che ogni ricoverato vorrebbe esprimere in termini di gratitudine a medici e infermieri in prima linea”. A tutto il personale è stato donato un ciondolo con l’effige dell’albero della vita e una torta che riporta quanto dipinto nel quadro.