Vendicari, incendio distrugge parte dell’area protetta
“Un grave incendio ieri pomeriggio ha colpito la Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, che ha interessato l’area in prossimità del Pantano Piccolo fino ad arrivare in un paio di ore al Pantano Grande, distruggendo ambienti naturali adiacenti alla zona umida costiera, luoghi di svernamento e nidificazione di centinaia di specie diverse di uccelli. Marco Mastriani, componente al C.R.P.P.N. Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana afferma: quanto accaduto ieri all’oasi faunistica di Vendicari è molto grave e soprattutto se pensiamo che l’incendio è avvenuto in piena zona A dell’area protetta, in prossimità dei pantani dove annualmente svernano e nidificano centinaia di specie diverse di avifauna e il conseguente incendio ha distrutto un intero ecosistema, è veramente molto preoccupante e bisogna intervenire subito per contrastare in modo determinante quanto sta avvenendo. Siamo in primavera è già da diverse settimane si assiste a numerosi incendi che stanno colpendo gli iblei, con la Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile il 25 marzo 2021, Cava Paradiso il 29 marzo 2021, Cava Tortorone il 01 aprile 2021, Oasi faunistica di vendicari 08 aprile 2021 e già anche a gennaio 2021 proprio a Cava Grande del Cassibile si era registrato un incendio. C’è un attacco alle riserve naturali, alle aree naturali di particolare bellezza, di interesse ambientale e soprattutto alle istituzioni che con non poche difficoltà devono contrastare questo fenomeno e la cui campagna AIB (Antincendio Boschivo) ancora non è iniziata ma gli incendi imperversano.Chiediamo alla luce dell’evidenza dei fatti, visto quello che sta avvenendo, molto grave, che si mettano in campo tutte le energie possibili per contrastare questi disastri e anticipare la campagna antincendio boschivo e di avviare tutte le misure possibili per potenziare le azioni di prevenzione e controllo del territorio con priorità alle riserve naturali e aree naturali, anche con l’ausilio della collaborazione delle organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali legalmente riconosciute che potrebbero dare un concreto supporto agli organi competenti e al Corpo Forestale Regionale per il monitoraggio e l’avvistamento di eventuali incendi e costituire di fatto una rete capillare territoriale di intervento per contrastare questi fenomeni. Chiediamo anche l’intervento delle autorità competenti e delle forze dell’ordine affinchè si possa indagare su quanto sta avvenendo e poter fermare eventuali azioni criminali e porre fine alla distruzione del nostro patrimonio naturale e ambientale. Abbiamo già lanciato l’allarme qualche settimana fa e continuiamo a farlo perchè il contrasto al fenomeno degli incendi in Sicilia e in provincia di Siracusa è una priorità e lo diventi anche per l’agenda politica regionale, mettendo in campo tutte le soluzioni possibili, anche con l’ausilio di mezzi di innovazione tecnologica come l’ausilio di droni, di telecamere agli accessi delle aree più colpite ogni anno e di dispositivi con sensori di temperatura che consentano di individuare immediatamente eventuali incendi e intervenire, puntando più che sullo spegnimento, sulla prevenzione e il controllo del territorio. Bisogna intervenire ora e non domani…”