Morte del militare dopo il vaccino: si esegue un accertamento su sei lotti Astrazeneca
Sul caso della morte del militare in servizio ad Augusta, la magistratura siracusana ha disposto una serie di accertamenti «tecnici irripetibili». Il pm Gaetano Bono, titolare dell’inchiesta, ha inteso fare eseguire l’accertamento per stabilire la natura e le caratteristiche di quanto contenuto nei flaconi del vaccino AstraZeneca per sei lotti: ABV2856, ABV6096, ABV5811,
ABV3374, ABW1277 e ABW2586.
Gli accertamenti, in esecuzione dell’ordine europeo di indagine penale, saranno eseguiti mercoledì 14 e martedì 20 aprile nella sede del Rivm (National Institute for public health and the environment) a Bilthoven, in Olanda. L’avviso è stato notificato dai carabinieri del Nas alle diverse parti interessate nell’inchiesta tra cui il legale di una delle persone decedute in Sicilia dopo il vaccino.
La Procura ha emesso l’ordine europeo di indagine penale per potere effettuare gli accertamenti irripetibili nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del 43enne Stefano Paternó, sottufficiale della Marina militare in servizio alla base di Augusta, deceduto il 9 marzo scorso nella sua abitazione a Misterbianco, quindici ore dopo aver avuto somministrata la prima dose di vaccino Astrazeneca.
Al registro degli indagati sono state iscritte quattro persone con l’accusa di omicidio colposo: si tratta di Lorenzo Wittum, in qualità di legale rappresentante di AstraZeneca Italia, e poi un medico e un infermiere dell’ospedale militare dove è stato somministrata la dose, e un medico del 118.
L’inchiesta era scattata dopo la denuncia presentata da Caterina Arena, moglie di Paternò, tramite l’avv. Dario Seminara. Secondo la famiglia Paternò godeva di ottima salute e la causa della morte potrebbe essere collegata alla somministrazione del vaccino.