Fiera del Sud, la Cassazione dissequestra il centro commerciale di Epipoli
La Corte di Cassazione ha messo la parola fine alla vicenda Fiera del sud, disponendo, senza rinvio, il definitivo dissequestro del centro commerciale del rione Epipoli. La suprema corte ha accolto l’ennesimo ricorso proposto dai legali difensori dell’imprenditrice siracusana Rita Frontino (avvocati Alberto Gullino e Mario Fiaccavento) e dell’amministratrice dell’azienda, Rosa Gibilisco, assistita dall’avvocato Corrado Adernò. I giudici hanno, sostanzialmente, accolto la tesi della difesa, che ha sostenuto essere incongruente il sequestro dell’intero centro commerciale rispetto all’entità del presunto danno causato a quelle aziende che sono parte offesa al processo in corso dinanzi al giudice monocratico del tribunale aretuseo, con la contestazione di truffa.
Prima di questo passaggio definitivo, si è registrato, nel giro di quasi tre anni, un ping-pong fra il tribunale del riesame che disponeva il sequestro dell’attività commerciale, e la Cassazione che, al contrario, ha sempre propeso per l’incongruenza del provvedimento. Il primo decreto di sequestro dell’infrastruttura risale al 27 luglio 2018 quando i militari della guardia di finanza di Siracusa hanno portato a termine l’operazione denominata proprio “Fiera del sud” con l’esecuzione delle misure cautelari e del dispositivo di sequestro emesso dal gip del tribunale aretuseo, Andrea Migneco. La difesa ha subito proposto ricorso al tribunale del riesame di Siracusa, che ha rigettato l’istanza di restituire l’immobile ai titolari. Nel mese di maggio 2019, la Corte suprema ha dissequestrato l’immobile, rigettando una precisa istanza della Procura di Siracusa, che aveva chiesto la conferma del sequestro del centro commerciale. In quella circostanza, i giudici hanno sostenuto che il sequestro non avesse alcun nesso con il reato di truffa contestato agli imputati, chiedendo al tribunale del riesame di motivare il provvedimento di sequestro mentre, nelle more, lo stesso tribunale aveva fatto nuovamente scattare i sigilli alla struttura di viale Epipoli.
Nel mese di luglio dello scorso anno, il tribunale della libertà (presidente, Carla Frau; a latere, Antonella Coniglio e Liborio Mazziotta) ha nuovamente rigettato la richiesta dei legali difensori di dissequestrare il centro commerciale e ai legali della difesa non è rimasto altro da fare di ricorrere alla Cassazione, che, questa volta, ha definitivamente chiuso il caso. Nell’attesa del deposito delle motivazioni della sentenza di dissequestro, si può supporre che i giudici della suprema corte abbiano ripreso una precedente valutazione sull’incongruenza tra la presunta inadempienza degli amministratori del centro commerciale, che si aggirerebbe su 2 milioni di euro, e il valore dei terreni e degli immobili stimati in 22milioni di euro.