Covid-19. In Sicilia 1.095 nuovi contagi, 21 decessi e 1.147 guariti. A Siracusa 95 casi
Covid-19. La regione risale al quinto posto per nuovi positivi 1.095 recenti casi su 25.451 tamponi processati, con una incidenza del 4,3%. La rete dei contagi sul territorio isolano tra le province: Palermo 344, Catania 301, Messina 96, Siracusa 95, Agrigento 82, Caltanissetta 75, Ragusa 48, Trapani 45 ed Enna 9. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 21 e portano il totale a 5.286. Il numero degli attuali positivi è di 25.211 con una diminuzione di 73 casi. I guariti oggi sono 1.147. Nelle strutture sanitarie i ricoverati sono 1.413, quattro in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 179, 2 in più rispetto a ieri.
Sulla riapertura delle scuole in zona arancione è scontro tra governo e regione. E presidi siciliani tra due fuochi. Ieri, con una circolare ai dirigenti scolastici dell’Isola, l’assessore regionale all’Istruzione Lagalla ha ammorbidito la norma nazionale sul rientro a scuola nei licei e negli altri istituti superiori e la presidentessa della commissione Cultura della Camera, Vittoria Casa, stigmatizza il provvedimento di via Regione Siciliana parlando di “deroghe incomprensibili e arbitrarie, perché stabilite a dispetto di quanto stabilito dal governo con gli esperti del Cts”. Dal 26 aprile prossimo, lunedì, secondo il decreto Ripartenze dello scorso 22 aprile, in zona gialla e arancione le scuole superiori dovrebbero accogliere un minimo del 70% degli studenti iscritti. Percentuale che può salire al 100% se ne ricorrano le condizioni. Un rischio ragionato, come ha detto il premier Mario Draghi tre giorni fa.
Sostanzialmente Stato e Regione dicono due cose diverse. Questo è il risultato di una mancanza di dialogo tutta siciliana. Basta far notare che l’assessorato e l’Usr convocano i rispettivi tavoli regionali nello stesso giorno in due momenti diversi (mattina e pomeriggio) per discutere lo stesso problema. E in contemporanea si svolgevano i tavoli prefettizi. Questo mancato dialogo sta minando la programmazione dell’attività nelle scuole siciliane e ci si auguro che finisca al più