Strage bar Golden di Lentini: il collaboratore di giustizia marca visita
Il collaboratore di giustizia Vincenzo Piazza ha marcato visita e non si è presentato ieri mattina davanti alla Corte d’assise di Siracusa, per il processo relativo alla strage del bar Golden di Lentini, per cui è imputato il boss Nello Nardo (collegato in video conferenza dal carcere di Sassari). Sarà sentito alla prossima udienza insieme con Roberto Sipala, l’uomo che che si era accusato del triplice omicidio consumato nel primo pomeriggio del 10 aprile 1991, e per tale motivo ha scontato una lunga pena detentiva.
L’udienza di ieri è ruotata, quindi, attorno all’esame del Luogotenente della prima sezione anticrimine dei Carabinieri di Catania, Attilio Pellegrino, che prestò servizio per 38 anni in questo corpo speciale dell’Arma. Il verbalizzante ha sostenuto di avere eseguito le indagini sulla base di documenti e delle dichiarazioni rilasciate dal collaboratore di giustizia Francesco Squillaci, che, a suo dire, era uno degli uomini di fiducia del boss Santapaola. Le vittime si trovavano nel bar Salvatore Sambasile e l’imprenditore Salvatore Motta, che è deceduto in ospedale, mentre Cirino Catalano si trovava fuori dal locale pubblico. Il Luogotenente ha riferito anche che le armi utilizzate dal commando erano pistole e fucile di cui non ha appreso la tipologia, mentre i killer giunsero a Lentini, provenienti da Catania, a bordo di un’Alfa 33 di colore verde, che fu utilizzata a Catania per consumare altri omicidi, tra questi, l’uccisione di Rosario Indelicato detto “Rambo”, avvenuta a Catania appena nove giorni prima della strage di Lentini.
La prossima udienza è stata fissata per il 18 maggio quando sarà esaminato Sipala mentre la difesa di Nardo, assistito dagli avvocati Gianbattista Rizza e Carboni, di sentire il catanese Giuseppe Squillaci.