Incendi Sicilia, M5S: inquitante immobilismo della regione
“Sono ripresi gli incendi in Sicilia. Già il mese scorso, ad essere sfregiata è stata la Riserva Naturale di Vendicari. Mentre pochi giorni prima, nella stessa provincia di Siracusa, altri incendi avevano colpito la Riserva di Cavagrande del Cassibile e Cava Tortorone/Tre Pizzoni, e ancora altri in diverse province dell’Isola, anche negli ultimi giorni: veri e propri attentati a danno di alcune delle zone naturali più belle e ricche di biodiversità della nostra Isola. Nel frattempo, dalla Regione, continua un inquietante immobilismo, sembra, infatti, non ci siano novità nemmeno sulla campagna antincendio. Siamo a maggio inoltrato e la stagione di pulizia dei viali parafuoco, per l’ennesima volta, è in ritardo, con il rischio che si contravvenga alla stessa legge regionale che prevede il termine della pulizia entro il 15 giugno”.Così il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone, componente della commissione Agricoltura a Montecitorio che aggiunge: “per sapere quali opere di difesa passiva degli incendi ed attività del piano antincendi fossero state realizzate, ho già inoltrato diverse istanze di accesso agli atti all’ assessorato regionale Territorio e ambiente, la prima con con nota del 12 ottobre scorso e l’ultima nei giorni scorsi. Da allora, ancora, nessuna risposta. Speriamo, quindi, che vengano fatti in tempo e non ci siano i disastrosi incendi che purtroppo caratterizzano quasi ogni anno la nostra Isola”.“Recentemente, – continua il parlamentare – ho avviato anche una serie di interlocuzioni con organizzazioni ed associazioni, tra queste il coordinamento SalviAmo i boschi in Sicilia. Con loro, sono stati messi in evidenza mancati controlli, ritardi, cattiva gestione della macchina organizzativa (a partire dalle assunzioni del personale, alla manutenzione dei mezzi, alle opere di pulizia dei viali parafuoco e delle vie d’accesso). Se è vero, infatti, che ¾ degli incendi sono di origine dolosa è altrettanto vero che la causa principale del loro propagarsi è l’insufficiente opera di prevenzione da parte degli organi competenti”.L’assessorato regionale ha firmato recentemente un protocollo con le società agricole affinché gli agricoltori, che in realtà già lo sono, siano soggetti attivi nella prevenzione di incendi. “Il comparto agricolo tutela, protegge e valorizza il territorio nelle sue funzioni quotidiane. Colgo l’occasione – dice Giarrizzo – per ringraziare i nostri agricoltori, contadini, allevatori, veri custodi del paesaggio”.“La Regione – conclude Pignatone – metta in campo una risposta adeguata alla gravità e complessità del fenomeno. Il bosco deve essere gestito e mantenuto, una manutenzione efficiente dei boschi, infatti, consente di prevenire gli incendi o di spegnerli in tempi più veloci. Questo tema non può più essere pensato in termini emergenziali, ma bisogna muoversi con un Piano definitivo, dando il via in tempi congrui agli interventi necessari e definire con largo anticipo le campagne antincendio nella nostra regione”.