Scommesse abusive on line: sequestro di agenzie anche a Siracusa
Ci sono alcune agenzie di scommesse siracusane tra quelle sequestrate dalla Dia di Catania nell’ambito della maxi operazione attorno a una rete scommesse abusive online su eventi sportivi su varie piattaforme, utilizzando agenzie e punti di raccolta riconducibili a società che operavano in Austria, Bulgaria e Malta. 65 le persone indagate nell’operazione denominata “Apate”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia etnea. Tredici sono state arrestate: uno in carcere e 12 ai domiciliari. La Dia ha eseguito anche il sequestro di 38 agenzie di scommesse nelle province di Catania, Agrigento, Messina, Siracusa ed Enna e di beni per un valore complessivo di oltre 30 milioni di euro. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, attività abusiva di gioco e scommesse, truffa aggravata ai danni dello Stato ed intestazione fittizia di beni.
Il principale indagato, ritenuto a capo della rete è un imprenditore vicino alle famiglie mafiose Santapaola e Cappello con le quali ha intrattenuto, nel tempo, relazioni che ne hanno favorito lo sviluppo imprenditoriale prima nel settore delle macchinette da gioco e dei videopoker e poi nel gioco a distanza. L’uomo sarebbe riuscito a estendere la sua area di influenza installando i propri apparati per giochi elettronici e online nei territori “controllati” da Cosa nostra o da altri gruppi criminali.
La rete criminale usufruiva di cinque piattaforme online, quali Asso, Vegas, Vegasbet, Netslot.net – Netslot.eu, Imperium-games.net (cosiddette total black, sprovviste di qualsiasi autorizzazione dell’Agenzia dei Monopoli) destinate apparentemente al gioco a distanza, ma adibite in realtà alle scommesse da banco.
Dall’attività investigativa della Dia è emerso che il capo dell’organizzazione garantisse il mantenimento di familiari di un esponente di primissimo piano del clan Santapaola, scarcerato di recente. Diverse agenzie sono risultate ad appannaggio di esponenti mafiosi, in quanto gestite direttamente o per il tramite di familiari o soggetti a loro collegati. Sarà notificato in Spagna il sequestro di un’agenzia di Catania intestata a un italiano trasferitosi in Catalogna alla fine del 2020.