Priolo, omicidio Boscarino: disposta la perizia sulla pistola
Sarà eseguita una perizia balistica sulla pistola, ritrovata dai poliziotti, che avrebbe utilizzato Christian De Simone la sera del 4 dicembre 2016 per uccidere il ventiquattrenne Alessio Boscarino. Lo ha deciso questa mattina la corte d’assise d’appello di Catania, davanti alla quale si sta celebrando il processo di secondo grado a carico dei fratelli De Simone e di Davide Greco, condannati, in primo grado, alla pena dell’ergastolo.
Gli investigatori hanno eseguito il sopralluogo nella località indicata dall’imputato dove ha riferito di avere nascosto l’arma. Il ritrovamento è avvenuto a pochi chilometri dal centro abitato di Priolo, a ridosso di un rifornimento di carburanti in disuso, lungo la strada che porta ad Augusta. L’arma sarà, quindi, sottoposta a perizia balistica e di prova di sparo per riscontrare che sia la stessa utilizzata la sera dell’agguato avvenuto ai giardinetti di via Tasso. La Corte ha, quindi, fissato una nuova udienza per il 23 settembre in cui, oltre al deposito della perizia, saranno esaminati in aula i due ispettori di polizia che hanno ritrovato l’arma.
Per la prossima udienza sarà citata l’ex moglie di Christian De Simone per riscontrare la ricostruzione della notte dell’agguato.
La sera dell’omicidio i De Simone stavano consumando un panino in un locale pubblico di San Focà, quando sarebbe entrato Boscarino che li avrebbe apostrofati. Tornando a casa, hanno notato che la vettura di Roberto era stata danneggiata e le due mogli si sarebbero barricate in casa. Boscarino, che si trovava dietro l’angolo dell’abitazione, è stato affrontato da Christian De Simone nonostante il fratello Roberto e Davide Greco avessero cercato di farlo desistere dal suo intento. Con la sua versione dei fatti, De Simone sta scagionando il fratello e Greco, anche loro condannati all’ergastolo in primo grado.