Noto, “Tutti siamo diversi”
La settimana di “Equilibri:tutti siamo diversi”, organizzata dall’Associazione Azahar e l’Agenzia Ar@m Communication e patrocinata dal Comune di Noto, con i Comuni di Avola, Portopalo e Rosolini, sta per volgere al termine. Ma tra le tante proposte che hanno coinvolti le Città protagoniste, nei vari ambiti, proprio nella Giornata Internazionale della disabilità, il 3 dicembre, i promotori hanno proposto un Convegno ricco di contenuti ed interventi che hanno spaziato su più temi, legati tutti al miglioramento della qualità della vita per i diversamenti abili e soprattutto per l’interazione. Così come evidenziato nei saluti di Mara Distefano, con Giovanni Parentignoti organizzatrice dell’evento, obiettivo di “Equilibri” è sensibilizzare l’opinione pubblica, fare formazione ed informazione e soprattutto essere un punto di partenza: “Equilibri non finirà giorno 7 con la serata di gala al Teatro “Tina Di Lorenzo”, ma da questi contributi e dall’esperienza delle giornate come quella di oggi inizia un impegno fattivo e quotidiano volto alla risoluzione di tutte quelle problematiche ancora molto presenti nelle nostre Comunità. Barriere architettoniche e barriere mentali che butteremo giù”. Coinvolgimento del territorio, in primis grazie alla presenza in sala di alcune classi del Geometra e dell’Aurispa e poi di esponenti dell’Associazionismo e del volontariato. Primo intervento quello di Laura Giavatto, musicoterapeuta, che ha incentrato la sua relazione sul concetto del limite. “La musica arriva a prescindere dalle competenze; grazie agli studi del professor Rogers, che stravolge l’approccio di Freud, la terapia viene incentrata sul paziente e da ciò la traduzione in musica di ciò che il paziente fa”. Questo come approccio generale, poi in sala è stato proiettato un cartone animato che ha raccontato, con delicatezza ed al tempo stesso grandissimo impatto emotivo, una storia realmente accaduta. Spazio anche ai saluti di alcuni ospiti, Monsignor Giurdanella vicario generale della Diocesi di Noto: “Mi congratulo per l’iniziativa di formazione e informazione, purtroppo registriamo i continui tagli alle spese per i soggetti più deboli e i servizi alle persone, ma questo tipo di eventi ci danno la possibilità di conoscere e ricercare soluzioni. Nella mia esperienza posso dire dire di seguire un diktat: riconosci i limiti senza darti limiti, e capire che abbiamo sempre bisogno gli uni degli altri”. Poi è intervenuta la dottoressa Laura Carbonaro che da un punto di vista tecnico ha portato un importante contributo riguardo i bandi pubblici per partecipare alla rete civica ma nel contempo denunciare i tanti episodi di inciviltà che rendono a volte vani gli sforzi di abbattere le barriere architettoniche; lei in prima persona, avendo una disabilità che la costringe a muoversi in carrozzina, evidenzia queste manchevolezze. Protagonista suo malgrado di un problema avvenuto, ironia della sorte, proprio martedì mattina con il meccanismo che permette l’accesso al piano della sala e che sebbene sino alla sera prima funzionasse, così come dichiarato dagli organizzatori, si è bloccato proprio al primo utilizzo della giornata. Spiacevole e imbarazzante episodio che evidenzia ancor di più come servano questi eventi per “accendere la luce”, segnalare manchevolezze e richiedere interventi. Ed a proposito di interventi strutturali per l’abbattimento delle barriere architettoniche è calzato a pennello il secondo relatore, l’ingegnere Alessandro Roversi, Responsabile grandi progetti modernizzazione dell’azienda svizzera Schindler, leader mondiale nel settore degli ascensori. Il suo intervento, una lunga ed articolata relazione arricchita da slide, si è proprio incentrato sull’accessibilita verticale nelle opere moderne, ma anche in siti archeologici e palazzi storici. “Noto, che ho avuto modo di ammirare dal mio arrivo, è una citta bellissima, ma, così come tante città d’arte e antiche, avete un grandissimo problema di accessibilità. Noi mettiamo a disposizione le nostre competenze, abbiamo anche dei riferimenti territoriali, in questo caso l’ingegnere Valenti, che è qui con me, si occupa di Sicilia e Calabria e facciamo gratuitamente delle consulenze”. Basti pensare che l’Azienda è intervenuta anche al Foro Romano e nell’area del Colosseo. “Spazio, funzionalita, silenzio e design sono le discriminanti, abbiamo i pannelli con scrittura breile e ci siamo specializzato nei teleallarmi. Qualche esempio concreto: l’ambasciata d’Olanda a Roma, che ha sede in un palazzo dell’800, il Duomo di Milano, la Torre campanaria a Venezia. La tecnologia oggi ci da grandi risorse dobbiamo sfruttarle al massimo e con esse la fantasia di vedere oltre ed il reperimento dei fondi per poter praticamente costruirle. Il nostro obiettivo è l’accessibilità per tutti attraverso un’architettura innovativa e sistemi intelligenti di trasporto verticale per abbattere le barriere architettoniche”. La seconda parte del convegno è ripresa nel pomeriggio con l’intervento del dottore Alfonso Nicita e Maria Concetta Zisa che hanno parlato del nuovo sportello InfoAutismo avviato dall’Asp a Siracusa, si è proseguito con la referente dell’Asp Valentina Sabino ed ancora con Giovanna Bellomia e Maurizio Battista, referenti del centro diurno Eubios di Siracusa, che hanno parlato della loro esperienza con Stefano, presente in sala, in grado di muovere solo gli occhi ed un ginocchio ma che ormai riesce ad esprimersi tramite la pittura ed una tavoletta in plexiglass riportante le lettere. Hanno dato il loro contributo anche Sebastiano Abela, esperto di comunicazione che ha mostrato con un video come riesce a danzare seppur necessita continuamente di un appoggio e l’attrice Rita Abela impegnata nei laboratori teatrali nelle scuole del territorio. Interessante l’intervento di Dario Pasquarella, sordo, attore e regista che ha spiegato il linguaggio dei muti nelle varie arti. Ed ancora Roberto Farruggio e Luca Genovese che si sono soffermati sul Parentproject. Hanno concluso al lunga maratona informativa sulla disabilità la dottoressa Concetta Sanbasile rappresentante dell’Aido, il dott. Edoardo Travali dell’Avis e Roberta Macrì, di Messina, danzatrice in carrozzina. Quest’ultima insieme con il regista teatrale Dario Pasquarella sono poi stati protagonisti il giorno successivo, giovedì mattina, all’incontro con la Scuola “Aurispa” di Noto. Grazie all’ospitalità del Dirigente Corrado Carelli e la collaborazione degli insegnanti, i bambini, sia delle elementari che delle medie sono stati coinvolti dal progetto attraverso vari momenti. Oltre a proporre dei canti, sul tema del rispetto reciproco e della sensibilità, hanno incontrato, come detto, due dei relatori presenti al convegno di mercoledi. A presentare il progetto è stato Giovanni Parentignoti, Associazione Azahar: “Ringrazio la scuola con in testa il suo Dirigente, gli insegnanti, gli studenti, l’Assessore Cettina Raudino, e i nostri due relatori che oltre a portarci delle esperienze di vita ci aiuteranno a riflettere ed affrontare sotto punti di vista diversi, il tema della disabilità”. E l’impatto con la solare Roberta Macrì, danzatrice in carrozzina, è stato subito molto significativo con i ragazzi: “Guardatevi, notate differenze con il compagno accanto a voi? siamo tutti uguali ? No, siamo tutti diversi. A livello estetico ma anche a livello caratteriale non esiste una persona uguale all’altra, ed allora qual è il miglior modo per stare insieme: conoscere chi è accanto a noi, essere curiosi, non emarginare qualunque sia la differenza, o le differenze che notate con voi stessi”. Poi per raggiungere ancora di più il linguaggio dei ragazzi ha chiesto esempi di cartoni animati con personaggi diversamente abili, facendo venir fuori conoscenza ma anche attenzione: capitan Uncino, in Peter Pan, Clara in Heidi e così via. A seguire i saluti dell’Assessore Cettina Raudino, che con l’Amministrazione tutta ha sposato e patrocinato il progetto “Equilibri”: “Il grande valore che dobbiamo dare a questa iniziativa è l’aver sviluppato un atteggiamento di empatia, ma il nostro è un seminare. La società può andare avanti solo collaborando, cercando insieme le soluzioni a quelle manchevolezze che tutt’oggi esistono nei confronti della “diversità”. Pertanto il grande valore di queste giornate è il “sentire diversamente” e il provare, sempre e comunque, a metterci al posto degli altri. Così il mio augurio è che da qui si possa partire, si possa iniziare un percorso nuovo dove mettere il cuore, oltre alla testa, nelle azioni quotidiane”. Per concludere la mattinata l’interessante ed affascinante intervento di Dario Pasquarella su “Morte e rinascita dell’espressività”, grazie alla lingua dei segni l’istrionico regista teatrale, sordo dalla nascita, ha spiegato i primi rudimenti del Lis. I ragazzi hanno partecipato mostrando interesse e coinvolgimento, provando pure ad usarlo. Attraverso le barzellette, le filastrocche, le poesie ma anche un particolarissimo brano rap questa sarà un’esperienza che sicuramente non dimenticheranno. Per concludere la mattinata sono stati proiettati dei video realizzati dagli stessi studenti, il primo s’intitolava “Il diverso sei tu” che partendo da una frase di Paulo Coelho racconta delle esperienze quotidiane dei ragazzi e le loro riflessioni sulla “diversità” con un simpatico telegiornale a tema che ha proposto le interviste al Sindaco Corrado Bonfanti ed a Giovanni Parentignoti. Il secondo invece è stata una dedica che una classe ha voluto fare ad un proprio compagno, Sergio, per ringraziarlo di essere con loro tutti i giorni. Un grande messaggio dai ragazzi per gli adulti. In contemporanea all’istituto per geometri, nell’aula magna, si è svolto il laboratorio di atri visive a cura della pittrice Valentina Sammito dove oltre 25 ragazzi si sono dilettati a colorare grandi fogli con le mani rappresentando, attraverso il giorno e la notte, l’uomo e la donna ciò che rappresentano per loro “Equilibri”. Un’esperienza di integrazione che ha visto, dopo una prima e normale diffidenza, la partecipazione in sinergia di studenti normodotati e con disabilità