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La transizione sostenibile al centro della Conferenza di Psicologia ambientale: un tema attuale e un’opportunità per intercettare nuovi flussi turistici

Siracusa 7 settembre ‘21 – L’attenzione degli studiosi di problemi ambientali e degli effetti sulle persone, dal 5 all’8 ottobre sarà puntata su Siracusa. Si terrà in quei giorni infatti, al Teatro comunale, la terza Conferenza internazionale di Psicologia ambientale che richiamerà in città 300 studiosi da tutto il mondo, ai quali si aggiungeranno quelli collegati da remoto a causa della pandemia. Un evento – presentato stamattina in conferenza stampa – per il quale Siracusa ha dovuto competere con altre città candidate, che ne consolida l’immagine come sede privilegiata per congressi di alto profilo. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato: il sindaco, Francesco Italia, l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, il presidente della Conferenza, Giuseppe Carrus, docente di Psicologia sociale all’università Roma Tre, i presidenti di Noi Albergatori e dell’Associazione guide turistiche di Siracusa, Giuseppe Rosano e Carlo Castello, e Valeria Pennesi di Symposia srl, partner imprenditoriale e organizzatore dell’evento.
«Siamo felici – ha detto il sindaco Italia – di ospitare questo convegno perché tocca uno dei temi su cui la nostra Amministrazione sta puntando fortemente. La difesa dell’ambiente è il nuovo paradigma dello sviluppo dei territori. Dato che tutti noi siamo in relazione con l’ambiente e che nessuna azione umana è a impatto zero, si comprende come sia importante, anche per noi amministratori pubblici, conoscere gli effetti sulle persone nelle loro globalità di questo nuovo atteggiamento verso la natura. Ringrazio quanti hanno consentito la scelta di Siracusa per un evento così importante e che avrà ricadute anche di tipo economico».
«È necessario – ha specificato il professor Carrus – uno sforzo a livello globale per modificare i nostri stili di vita verso una transizione sostenibile. Ciò riguarda diverse sfere della quotidianità: dal consumo di beni e servizi all’utilizzo delle risorse come l’acqua e l’energia, riducendo le emissioni di carbonio, al raggiungimento del benessere nel contesto in cui viviamo. Scendendo nel dettaglio, si parlerà ovviamente di educazione ambientale, di rifiuti, dell’uso della plastica, del riscaldamento globale ed è significativo che tutto ciò accada in una città di mare che proprio questa estate ha toccato temperature record». Anche Carrus ha voluto ringraziare quanti stanno lavorando alla riuscita dell’evento e il vice presidente della Conferenza, Luigi Alini, della facoltà di Architettura di Siracusa.
Il convegno si inserisce in un quadro di iniziative che tra settembre e ottobre faranno da richiamo per Siracusa. «Un congresso importantissimo per il tema trattato – ha affermato l’assessore Granata – ma anche per la città poiché risponde alla filosofia della destagionalizzazione dei flussi dei visitatori e all’apertura verso il vasto mondo del turismo congressuale di qualità. I partecipanti ai lavori avranno modo di conoscere e apprezzare la città e, a loro volta, diventeranno vettori per la sua promozione. Davvero una bella opportunità da cogliere assieme ad altre che arriveranno».
Per il presidente di Noi Albergatori, Giuseppe Rosano, «si tratta di un evento che abbiamo fortemente voluto, che si inserisce nell’ambito del tentativo di destagionalizzare il turismo e di fare di Siracusa una meta sempre più ambita come sede di congressi internazionali. Un grande segnale di ripresa e di rinascita dopo un lungo periodo critico per il settore turistico e alberghiero, dovuto alla pandemia da Covid-19».
Determinante per la riuscita della conferenza è stata l’Associazione guide turistiche che stamattina ha annunciato la candidatura di Siracusa come sede del convegno mondiale del loro settore per il 2024, ancora una volta in partnership con Symposia srl. «Ci avevamo provato due anni fa – ha detto Carlo Castello – ma arrivammo secondi. Adesso ci ritentiamo però con ottime prospettive di riuscita, proprio perché la scorsa volta abbiamo fallito l’obiettivo per poco e perché intanto Siracusa ha consolidato la sua posizione di meta privilegiata per il turismo culturale».

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