Augusta, il cane Tony sventa tentativo di introdurre hashish in carcere
Nella mattinata del 13.10.2021 durante l’attività di controllo con i cani antidroga della Polizia Penitenziaria del distaccamento di Siracusa, il cane TONY “meticcio di 7 anni” segnalava la una borsa porta oggetti di un famigliare di un detenuto che stava per accedere in Istituto per effettuare colloquio con il ristretto.
Immediato l’intervento del conduttore che ha subito approfondito il controllo della borsa porta oggetti, la quale rinveniva 7 involucri di cellofan contenenti circa 636 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish, 6 micro telefonini completi di scheda telefonica ed alcune chiavette USB.
Il Famigliare del detenuto è stato immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica, arrestato e condotto in carcere.
Nella stessa giornata il Cane KIRA “Rottwailer femmina di 9 anni” segnalava al suo Conduttore un’altro famigliare di un detenuto che successivamente sottoposto al controllo manuale, risultava nascondere nelle parti intime 4,37 grammi di sostanza stupefacente del tipo Hashish, anch’esso denunciato alla Procura della Repubblica e lasciato a piede libero.
A darne notizia è il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda che si congratula ancora una volta con tutti gli Agenti del servizio cinofili antidroga, in particolare con il distaccamento di Siracusa e con il Conduttore del cane Tony “meticcio di 7 anni” per avere dimostrato elevata capacità professionale.
Questo episodio di introduzione di sostanze stupefacenti – continua Olanda – non è il primo caso, nei giorni scorsi presso il Carcere di San Cataldo, l’unità cinofile antidroga della Polizia Penitenziaria, grazie al fiuto speciale del Cane LEDA “meticcio Ptbulle” alla tenacia del suo Conduttore sono stati rinvenuti ad un Famigliare di un detenuto, altri due involucri contenenti 37,5 grammi di sostanza stupefacente tra hashish marijuana e cocaina. Anche in questo caso il Famigliare del detenuto è stato denunciato e sottoposto agli arresti domiciliari.
L’ Unità Cinofile Antidroga della Polizia Penitenziaria in questi ultimi tempi, nonostante la gravissima carenza di organico, ha sempre intercettato, trovato, denunciato ed evitato l’introduzione di sostanze stupefacenti nelle carceri.
Come Sindacato – conclude Olanda – lotteremo affinché in ogni Istituto ci sia il servizio cinofile antidroga permanente, perché riteniamo che solo mettendo in atto questo tipo di servizio si possano effettuare controlli più meticolosi e approfonditi per scongiurare ogni tipo di tentativo di introduzione delle sostanze stupefacenti – oggi nascosta nei posti più impensati che mai – nelle carceri.