Caso Evan, disposta la perizia psichiatrica nei confronti dell’imputato
Sarà conferito all’udienza del 27 ottobre l’incarico al consulente per l’esecuzione della perizia psichiatrica su Salvatore Blanco, l’uomo che deve rispondere della morte del piccolo Evan. La corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere Carla Frau) conferisce l’incarico allo psichiatra Antonino Petralia, che avrà il compito di stabilire se l’imputato fosse in grado di intendere e di volere nel momento in cui, il 17 agosto dello scorso anno, si è verificato il decesso del piccolo di 21 mesi, a seguito delle percosse subite. La Corte, infatti, ha sciolto la riserva sulla richiesta avanzata dalla difesa di Blanco, di sottoporre l’imputato a una perizia psichiatrica. In un precedente procedimento penale, l’uomo era stato assolto dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale perché dimostrò di accusare problemi psichici.
Nell’udienza della scorsa settimana, invece, è stato conferito l’incarico a un perito che dovrà eseguire la trascrizione delle intercettazioni ambientali. I giudici della corte d’assise hanno affidato l’incarico al tecnico Alessandro Pulvirenti da Caltagirone, che avrà sessanta giorni di tempo per depositare la perizia. Il pubblico ministero Carlo Enea Parodi ha nominato un proprio consulente, Massimiliano Chiaramonte, anch’egli calatino, che si affiancherà a quello della corte d’assise nella trascrizione delle intercettazioni, eseguite dai carabinieri nell’abitazione di Letizia Spatola, la madre di Evan, in cui abitava con il compagno, Salvatore Blanco, collegato in videoconferenza dal carcere di Rossano Calabro.
Dopo il conferimento dell’incarico al perito, è stata fissata una nuova udienza per avviare la fase dibattimentale del processo in cui è imputata anche Letizia Spatola, la madre naturale di Evan.