Carcere di Augusta – Tre Agenti di Polizia Penitenziaria aggrediti da alcuni detenuti
In tarda serata del 15.08.2021, un Agente addetto al controllo di una delle sezioni che ospitano circa 40 detenuti, mentre toglieva la socialità serale consentita tra detenuti, un detenuto Italiano improvvisamente aggredisce l’Agente per cercare di impossessarsi delle chiavi che aprono alcuni cancelli per uscire dalla sezione in cui era ristretto.
L’ Agente in argomento ha immediatamente dato l’allarme, e all’ arrivo dei rinforzi, alcuni detenuti scagliavano contro di loro alcune sedie tanto da colpire e ferire due Agenti venuti in soccorso.
A darne notizia è Dirigente Nazionale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Nello Bongiovanni che da sempre denuncia gli eventi critici e le gravissime condizioni di lavoro che ogni giorno si verificano sia nel carcere di Augusta che in tutte le carceri.
Gli Agenti aggrediti – commenta Bongiovanni – sono stati curati presso il Pronto Soccorso di Augusta la quale ha diagnosticato ad un Agente solo una importante distorsione al dito medio della mano DX con una prognosi di 20 giorni, mentre ai due Agenti che sono stati colpiti dalle sedie subendo un trauma, hanno riportato 8 giorni di prognosi. Fortunatamente niente di grave ma poteva succedere il peggio.
Non è la prima volta che succedono episodi di aggressione di questo genere – conclude Bongiovanni le aggressioni stanno aumentando sempre di più in tutti gli Istituti penitenziari – prima che gli Agenti perdano il senso della ragione – il Ministro della Giustizia deve prenderne atto, occorre dare agli Agenti di Polizia Penitenziaria più Tutela e di conseguenza più Autorità d’ intervento. Non si può più attendere, non bisogna aspettare che succeda prima il peggio per poi intervenire.
Sul Caso interviene anche il Segretario Generale del Si.P.Pe. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Carmine Olanda. E’ giunto il momento che le Istituzioni ci dicano come devono essere gestiti le carceri, se la Polizia Penitenziaria deve indossare un camice bianco a servizio dei detenuti, oppure una divisa a servizio del Paese.
Come sindacato chiediamo con forza che venga modificato l’articolo 336 del codice penale, prevedendo un aggravante speciale, quindi un inasprimento della pena, per chiunque usa violenza o minaccia al Poliziotto Penitenziario all’interno di una struttura detentiva.
La Polizia Penitenziaria – conclude Olanda – ha bisogno di avere accanto un vero LEADER che Tutela, Affianca, Motiva ed Incentiva gli Agenti e non dei Capi che sanno solo comandare a bacchetta, come purtroppo succede ancora in alcuni carceri.