I residenti di Tivoli hanno rivissuto il panico di 18 anni fa
Fra le contrade maggiormente colpite e penalizzate dal nubifragio, che negli ultimi giorni si è abbattuto sul capoluogo, quella di Tivoli-Serramendola-Cannarella ripropone i problemi di sempre. Le abbondanti piogge cadute nelle ultime ore hanno fatto ingrossare il torrente Cifalino che attraversa la contrada, rendendo difficoltoso il collegamento con la strada provinciale e penalizzando una ventina di famiglie che abitano nelle villette circostanti.
Le precipitazioni hanno poi provocato l’allagamento delle strade circostanti e i residenti sono rimasti a lungo asserragliati all’interno delle loro abitazioni. Un problema che si ripropone ogni qualvolta vi siano delle abbondanti piogge. In diverse circostanze sono state avanzate delle proposte e fatte delle promesse, puntualmente disattese.
“Otre 20 famiglie – fanno notare i residenti – sono rimaste bloccate a causa degli allagamenti. Si è ripetuto ciò che accadde il 17 settembre del 2003, quando si verificò l’alluvione e il torrente è straripato. Come al solito, chi avrebbe dovuto intervenire facendo prevenzione o monitoraggio del territorio ha trovato di meglio da fare. Basti pensare che questa strada comunale non è mai stata oggetto di manutenzioni anche dopo innumerevoli segnalazioni. Nell’occasione della chiusura per svincolo autostradale fu utilizzata come arteria di collegamento con il capoluogo per tutti coloro che venivano dalla zona Montana. Una strada distrutta e pericolosa per la circolazione veicolare”.