Noto, scoppia l’archeogastronomia alla villa romana del Tellaro
Invasione di visitatori alla Villa del Tellaro nella prima domenica del mese grazie all’apertura gratuita dei siti museali a cui l’Associazione Escursioni Iblee ha unito, oltre al tour drammatizzato, particolarmente gradito, il momento della degustazione. Menù particolare quello proposto, con bevande e cibi dell’antica Roma che hanno letteralmente preso per la gola i turisti, numerosi ed entusiasti. “Sono i primi frutti dell’ Archeogastronomia, in concomitanza con l’ applicazione del decreto Franceschini, in vigore dal primo luglio 2014, che stabilisce che ogni prima domenica del mese non si pagherà il biglietto per visitare: monumenti, musei, gallerie, aree archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. – commenta Sebastiano Adernò, Presidente dell’Associazione Escursioni Iblee-.
Si moltiplicano alla Villa del Tellaro di Noto le proposte per gruppi organizzati e turisti individuali per completare la visita al sito archeologico trasformando la semplice visita in una esperienza che coinvolge, tutti i sensi non ultimo il gusto.
Il programma di valorizzazione realizzato dall’Associazione Escursioni Iblee, ha previsto il 02 novembre e il 07 dicembre una visita animata alle ore 10,30 a cui è seguito un aperitivo con bevande e stuzzichini tratti da antichi ricettari romani. La visita drammatizzata ha raggiunto l’obiettivo di raccontare in maniera vivace la storia antica e recente dei mosaici romani del IV secolo dopo Cristo, a cura degli artisti locali Miriam Scala, Eleonora Nicolaci ed Alfonso Lapira, utilizzando linguaggi teatrali e musicali coinvolgenti. Nel progetto dell’Associazione rientrano i due Educational riservati alle Guide Turistiche, il primo si è svolto il 24 novembre il secondo è previsto per il 15 dicembre 2014, la location è la Fattoria Didattica “Villa del Tellaro”. La parte formativa è affidata alla dottoressa Mariella Musumeci della Soprintendenza di Siracusa che terrà una conferenza rivolta esclusivamente alle Guide Turistiche, sulla Villa tardo imperiale, fornendo dati scientifici che possono consentire alle guide turistiche di avere maggiori informazioni per lo svolgimento del proprio lavoro”. E l’iniziativa ha riscosso grande successo, visto che gli ottanta posti previsti nelle due giornate sono stati prenotati in pochissimo tempo da professionisti del settore provenienti da tutta la Sicilia: Palermo, Messina, Catania, Enna, Taormina, Siracusa, Ragusa. Si moltiplicano le richieste ogni giorno, per cui si sta pensando all’organizzazione di altre giornate. Nell’ambito delle giornate l’Associazione Escursioni Iblee e la “Fattoria didattica” Villa del Tellaro offriranno alle guide turistiche una degustazione di piatti dell’antica Roma e di altri servizi rivolti ai turisti.
Il progetto di ricerca di Archeogastronomia, per la sperimentazione dei ricettari dell’antica Roma, patrocinato dalla Archeoclub sede di Noto preseduto dall’Archeologa Laura Falesi, è stato molto impegnativo.”La ricerca durata più di due anni ha coinvolto anche la Casa di reclusione di Noto, da marzo a giugno , due detenuti si sono cimentati in questa ricerca regalando alla comunità locale un lavoro che consente di sperimentare i gusti degli antichi romani. – prosegue il Presidente Adernò-. L’iniziativa dell’associazione Escursioni Iblee mira alla valorizzazione di uno dei siti archeologici ricadenti sul territorio di Noto di eccezionale valore storico artistico. L’associazione, dopo aver provveduto da alcuni anni al diserbo dei siti archeologici con la collaborazione della Casa di reclusione di Noto, intende proseguire con attività di animazione volte a far conoscere ad un numero sempre maggiore di persone i siti archeologici e naturalistici del territorio, per una crescita culturale della comunità locale e per uno sviluppo turistico che coinvolga l’intero territorio. L’obiettivo è quello di valorizzare tutte le risorse del grande territorio del Comune di Noto , non solo preservando e tutelando le importanti risorse archeologico –naturalistiche , ma soprattutto rendendole fruibili e rendendo questi luoghi , contenitori culturali vissuti dalla comunità locale e dai visitatori che soggiornano sul nostro territorio”.