Digitale terrestre, Tris in graduatoria. Molte emittenti tv domani a Roma per protestare
Con la pubblicazione della graduatoria il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto un altro passo in avanti verso la riforma dell’emittenza televisiva e radiofonica. Si tratta di una rivoluzione annunciata già da qualche anno, per certi versi temuta, perché produce una selezione delle emittenti siciliane che potranno continuare a trasmettere sul digitale terrestre.
Per quanto riguarda Tris, emittente televisiva siracusana che da oltre un quarantennio, continua ad operare nel bacino dell’intera provincia e in tutta la regione siciliana. Com’è noto, fa parte delle quindici emittenti televisive siciliane che continueranno a trasmettere sul digitale terrestre. L’azienda ha messo in conto di affrontare ulteriori, importanti oneri economici dovuti ad una lievitazione esagerata dei canoni per consentire l’ingresso nel mux di Rayway, che si è aggiudicata la gestione della diffusione in Sicilia. Sotto l’aspetto della ricezione del segnale, nulla cambia anche se da qui a maggio saranno apportate delle modifiche che indurranno i telespettatori, qualora il segnale di Tris non dovesse più comparire sui vostri teleschermi, a rifare la ricerca automatica delle frequenze e dei canali per risintonizzare Tris.
Intanto, proseguono le proteste per l’esclusione di una buona fetta di emittenti televisive siciliane. Oltre a una raccolta di firme, domani si tiene un sit-in di protesta delle emittenti siciliane della fascia orientale escluse dalla graduatoria. Gli editori si sono dati appuntamento a Roma davanti la sede del Ministero dello Sviluppo. Hanno intenzione di iniziare lo sciopero della fame per protestare contro quello che definiscono l’esproprio delle frequenze tv, con cui sono oscurate molte emittenti televisive locali, mettendo a serio rischio il futuro della libera informazione e di migliaia di lavoratori.