Priolo, scomparso Lungaro: presidente della Trogylos pluridecorata
La pallacanestro priolese piange Carlo Lungaro, il presidente della squadra femminile della Enimont Trogylos Priolo con cui aveva vinto un campionato di Serie A1 femminile nella stagione 1988-1989 e con cui nell’anno successivo era riuscito ad aggiudicarsi anche una Coppa Campioni battendo in finale il Cska Mosca. Era stato anche negli anni successivi presidente della Serie A1 femminile. Dopo un periodo di malattia, è scomparso il manager che fu chiamato anche dall’allora sindaco di Catania, Enzo Bianco, a riorganizzare il sistema di trasporto pubblico locale.
Lungaro era figlio di un partigiano, ucciso dai nazisti nell’eccidio delle fosse ardeatine a Roma. E’ stato presidente della Legabasket Femminile dal 1992 al 1994. Il Pala Priolo, è stato il suo successo più grande: un palazzo dello sport per 6mila spettatori con annessa foresteria, anche se oggi, è molto poco impegnato per il ridimensionamento delle attività sportive. Il presidente della federazione italiana pallacanestro, Gianni Petrucci, ha espresso cordoglio per la sua scomparsa.
“Per la nostra cittadina la scomparsa di Carlo Lungaro è una perdita gravissima”. Lo afferma il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che lo aveva sentito qualche mese addietro per invitarlo a un evento pubblico in cui gli avrebbero dato la cittadinanza onoraria. “Insieme con lui – ha detto Gianni – abbiamo vissuto stagioni esaltanti per lo sport e per la pallacanestro. Ha portato Priolo e la Sicilia sul tetto dell’Italia e dell’Europa grazie alla sua intelligenza, le sue capacità, la sua disponibilità”.
Luingaro aveva apprezzato la telefonata del sindaco Gianni, affermando che, non appena le forze glielo avrebbero permesso, sarebbe venuto a Priolo per consegnare al comune la coppa dei campioni vinta nel 1990 contro il Cska Mosca. “Non so se questo sarà adesso possibile – dice Gianni – ma certamente se la coppa dovesse tornare a Priolo, è già pronta una teca in cui custodirla ed esporla al palazzo di città”.
Rispetto al Palasport che Lungaro contribuì a realizzare, al momento la situazione è ingarbugliata. Le carte sono state trasmesse al tribunale di Siracusa perché avviata una procedura di fallimento. Anche per questa cattedrale, voluta e fatta costruire da Carlo Lungaro, il sindaco di Priolo è chiaro. “Intendiamo far valere il significato sportivo ma, soprattutto, sociale di quest’impianto. Non appena le circostanze lo consentiranno, sarà il comune ad acquistarlo per rilanciare le iniziative e farlo tornare polo di aggregazione sportiva e sociale per i nostri giovani che sono, purtroppo, attratti da altro”.