A Siracusa riposa la “rassegnazione”
Ho letto sulla stampa locale, l’articolo dell’ On. Prestigiacomo , sulla nomina alla Porty Autority assegnata alla città di Catania, (anche se qualcuno, sbrigativamente potrebbe dire: ma perché non si è ribellata prima della nomina) altrettanto sbrigativamente, si potrebbe rispondere , che da sola non avrebbe potuto ottenere niente lo stesso, ma bisognava che tutti i deputati siciliani , si battessero per lo stesso obiettivo.
Ciò posto, andava fatto, in tempo utile e concreto.
E in quel caso, si! Battersi per Siracusa, anziché Catania.
Tutta questa mia riflessione, accade, anche perché, apprendo ancora sulla stampa , che il vecchio Tribunale di Siracusa, sito in piazza della Repubblica, sarà destinato per la realizzazione di un altro Centro commerciale.
Mi chiedo ? Se la città di Siracusa: patrimonio dell’Unesco deve essere ( non so per quale incantesimo) privata di opere che , sicuramente arricchirebbero la nostra città. Constatato che siamo all’ultimo posto per quanto riguarda le infrastrutture, ricordiamo tutti che siamo stati privati del servizio ferroviario (tratta SR-CT); non si riesce a fare l’Ospedale (e se ne parla da anni); l’incompiuta Sala Congressi ex Verga; aeroporto per piccoli velivoli; abbiamo una sola università d’Architettura . La domanda nasce spontanea???
Si può pensare in grande anche per Siracusa e non liquidare un futuro progetto per questa città, asserendo, che sarebbe sbagliato creare doppioni giacchè a 45 minuti c’è Catania.
Rifletto ed invito a riflettere, rivolgendomi a chi si propone di diventare deputato a rappresentare e gestire questa città.
Siracusa non può rimanere una città di soli anziani, se tutti i servizi e le strutture vengono dirottati altrove. Occorre uno scatto d’orgoglio e trasformare questa città con l’ambizione di non perdere un solo ragazzo, ma fare dei proseliti perché ne giungano altri anche dai 21 comuni che circondano la ns. città.
Pretendere di costruire una, due, tre Università con indirizzi importanti, battersi per trasformare, siti come il vecchio Tribunale, in centri di ricerca, università, costruire una generazione che ami lo studio, la cultura e bandire altri centri commerciali. Non lasciare che la forbice fra Nord e Sud si allarghi di più, di famiglie ricche che possono mandare i figli alla Bocconi di Milano e famiglie meno fortunati.
Coinvolgere il più possibile il corpo Docente ad instradare e proteggere i nostri giovani a crederci ed amare lo studio e la nostra città.
Una classe politica seria e degna di questo nome può farcela!!!
Luigi Cavarra