Rimborso tributi sisma 90, Zappulla: “Cassazione ok ma…”
“La Cassazione fa giustizia ma non garantisce l’automatica fruizione del diritto per tutti, a mio avviso è necessario un provvedimento specifico del governo. La Suprema Corte di Cassazione ha accolto alcuni ricorsi presentati da contribuenti delle provincie di Siracusa, Catania e Ragusa riconoscendo il diritto ad ottenere il rimborso delle intere somme versate oltre il 10% ma non c’è automatismo nella fruizione dei diritto per tutti”. A dichiararlo è Pippo Zappulla segretario regionale di ArticoloUno.
“Il parere della Cassazione è esattamente quanto sostenuto da me – afferma Zappulla – nelle svariate battaglie parlamentari sostenute durante la precedente legislatura che mi hanno visto ostacolato da altre forze politiche e in particolare dai rappresentati della Lega. Questo lo dico per rendere giustizia anche alla sempre incombente propaganda che puntuale si presenta ad angolo e sviluppo della vicenda”.
“I contribuenti siciliani trattati come figli di un dio minore è stato questo il titolo di uno dei tanti Ordine del giorno che presentai alla Camera dei Deputati con il voto contrario di tante forze politiche che oggi cercano di accreditarsi i passi avanti importanti che dopo trenta anni ancora si segnano grazie soprattutto alla insistenza di singoli cittadini” – dice il segretario regionale di ArticoloUno.
“Quando il governo nazionale, nell’agosto 2017, inserì inopinatamente un emendamento –rammenta Zappulla – che riconosceva il diritto al rimborso ma solo nella misura del 50% di quanto spettante denunziai in aula e pubblicamente l’incostituzionalità di un simile provvedimento che ledeva e violava il diritto indisponibile di ogni cittadino-contribuente”.
“Le transazioni sono legali e legittime ma prevedono il consenso delle parti, qui il governo decise unilateralmente una transazione coatta senza la condivisione del contribuente.
Oggi la Cassazione accogliendo i ricorsi di alcuni contribuenti conferma la bontà le mie denunzie e delle mie posizioni. Ma bisogna dire, con altrettanta chiarezza – dichiara Pippo Zappulla –per evitare di alimentare aspettative che non c’è automatismo tra le sentenze e il riconoscimento per tutti del diritto ad ottenere il restante 50% di quanto versato negli anno 90/92”.
Per risolvere strutturalmente la questione evitando il proliferare di infiniti contenzioni legali di massa, – afferma Zappulla – necessita un provvedimento legislativo che superi quel provvedimento del 2017 e riconosce anche a quanti pur dimostrando di avere il diritto non ha presentato la relativa istanza entro il mese di Marzo 2010, scadenza questa ultimativa allo stato ritenuta invalicabile dall’Agenzia Centrale delle Entrate”.
“Forte anche di queste sentenze nella fase dell’approvazione della Finanziaria ho chiesto e ottenuto dal gruppo parlamentare di Leu-Art1 – comunica il segretario regionale di Art1 – di presentare uno specifico articolato di legge che definisca e sani una delle ingiustizie storiche a danno della Sicilia e dei contribuenti leali delle provincie di Siracusa-Ragusa e Catania.
Quella sarà una occasione vera per tutte le forze politiche – conclude Pippo Zappulla – dove dimostrare la vicinanza reale e concreta ai diritti delle decine di migliaia di contribuenti evitando di fare propaganda sulla pelle e sui diritti delle persone”.