Noto, consegnati i premi perla bontà
Nella suggestiva e carica di emozioni Santa Notte di Natale 2014, la Basilica di San Nicolò ha vissuto la quindicesima edizione del “Premio della Bontà” voluto ed istituito da Monsignor Nunzio Zappulla per oltre 50 anni parroco della Cattedrale. Ad aggiudicarsi il riconoscimento sono stati Francesco Landogna, studente di prima media all’Istituto Comprensivo “G. Melodia” e Santino Tumminieri, di terza elementare al “Maiore”, perchè distintisi in atti di bontà. Un’apposita commissione, presieduta dal Vescovo e composta dal Sindaco, dal parroco della Cattedrale, dai dirigenti scolastici valutate le segnalazioni pervenute durante l’anno da parte dei docenti di religione e non solo, hanno scelto questi due giovanissimi ragazzi. Come detto, dunque, nel corso del Santa Notte di Natale, Francesco e Santino hanno ricevuto, alla presenza delle loro famiglie e dei fedeli che hanno partecipato in Basilica alla Solenne Celebrazione Eucaristica, il Premio dalle mani di Monsignor Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto. E sono quindici lunghi anni che questo momento si perpetua rinnovando il grande messaggio, ed il significato più puro, al “Premio della Bontà”. Monsignor Nunzio Zappulla, pochi anni prima della sua morte, depositò una somma in denaro, ottantamilioni di lire, nella Cassa diocesana come fondazione perpetua del Premio, stabilendo nella somma, sempre in lire, di cinque milioni il riconoscimento annuo; decise i termini dell’assegnazione, come doveva essere composta la Commissione, e quando si doveva consegnare il Premio. Ma soprattutto ne istituì il grande significato per le giovani generazioni: fare del bene, essere testimoni della bontà evangelica, come linea guida del nostro comportamento da Cristiani consapevoli. Ma chi ha conosciuto Monsignor Zappulla sa che proprio questi erano i cardini della sua azione pastorale. Nato a Buccheri entrò giovanissimo nel Seminario di Noto e divenne sacerdote nel 1924, fu docente di lettere al Seminario e di religione al liceo Classico “Rudinì”. Ma la sua attività fu ricchissima di impegni vari e di ruoli ricoperti (Presidente del Tribunale Ecclesiastico Diocesano, Giudice del Tribunale Regionale, Cappellano magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta) ed inoltre proficua di pubblicazioni, tra le quali ricordiamo La Cattedrale di Noto, Profumo di Terra Santa, La vita di San Corrado Confalonieri. Non per ultimo ricordiamo anche che negli anni ottanta si prodigò affinchè lo Smom, erede dei beni del marchese Corrado Di Lorenzo del Castelluccio, realizzasse con fondi propri, la porta di bronzo della Basilica di San Nicolò, creata dallo scultore Giuseppe Pirrone e che narra la vicenda umana e spirituale di San Corrado. Ma egli si prodigò moltissimo, negli oltre 50 anni di presenza tra le maestose colonne bianche della Cattedrale (1937-1987) perchè si facessero restauri e nuove decorazioni alle pareti, alle volte e alle vetrate. Il suo cuore forte e generoso cessò di battere nella notte del 23 aprile 1997 ma in ogni Santa Notte di Natale, e non solo, la Comunità e i giovani dalle spiccate doti di bontà continueranno a ricordarlo.