Lentini, convalidato il fermo del responsabile dell’omicidio Raso
“Ho dovuto difendermi da un’aggressione e poi mi sono armato di un coltello e l’ho colpito senza, però, alcuna intenzione di ucciderlo”. Antonio Montalto, indagato per l’omicidio del lentinese Roberto Raso di 38 anni, avvenuto la notte di domenica scorsa a Lentini, ha fornito la propria versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari, Francesco Alligo, davanti al quale si è sottoposto a interrogatorio di garanzia. Il Gip ha convalidato il fermo dell’indagato il quale ha spiegato, alla presenza del pm Marco Dragonetti, di avere avuto una prima discussione con la vittima in via Marengo, sotto la sua abitazione. Ha riferito di avere perso una scarpa nella colluttazione, avvenuta forse per rancori mai sopiti. Poi Montalto sarebbe salito a casa per impugnare un coltello da cucina, finora non ritrovato, e recarsi fin sotto casa della vittima che ha affrontato e ferito all’addome e al capo e lasciandolo inerme sul marciapiede.
Montalto, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha detto di essere scappato e di essersi nascosto in una zona di mare per il timore di ritorsioni e l’indomani mattina si è costituito alla caserma dei carabinieri di Lentini.
Secondo quanto ricostruito, l’indagato avrebbe reagito alle insistenti richieste di denaro che la vittima gli avrebbe fatto. Una parola fuori posto, la lite e il tragico epilogo. L’omicidio si è consumato in questi pochi frangenti. A farne le spese, Roberto Raso, 38 anni, accoltellato in strada a Lentini. L’episodio è avvenuto in via Silvio Pellico, intorno a mezzanotte. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Lentini, che stanno indagando con il coordinamento della Procura aretusea, Raso e l’indagato si sarebbero incontrati per strada e il primo avrebbe chiesto una piccola somma in denaro. Al rifiuto del giovane, tra i due è scoppiata una lite che, però, sembrava essersi esaurita. Montalto, però, è salito a casa per prendere un coltello, con il quale si è recato in via Silvio Pellico, sotto l’abitazione di Raso. Qui i due hanno ricominciato a litigare e la vittima è stata colpita all’addome e al capo dalle coltellate, che non gli hanno dato scampo.