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Reddito di cittadinanza, nel Siracusano lo percepiscono in 38mila

Sono in aumento in Sicilia i richiedenti e i percettori del reddito di cittadinanza nonostante le forze dell’ordine abbiano scoperto decine di migliaia di truffe. Nel mese di luglio i beneficiari sono stati 496.674, componenti di 210.131 famiglie. Un quadro completo si avrà a settembre, quando tutti coloro ai quali scadrà il periodo di 18 mesi chiederanno il rinnovo. 

Nell’Isola si è passati da 13.587 del 2019 e a 39.054 percettori nei primi sette mesi di quest’anno. Ciò vuol dire che in quattro anni hanno beneficiato del reddito di cittadinanza 163.590 siciliani. 

Le persone attualmente coinvolte sono 35.359 ad Agrigento, 21.698 a Caltanissetta, 124mila a Catania, 11.043 a Enna, 46.351 a Messina, 161.970 a Palermo, 18.772 a Ragusa, 38.660 a Siracusa e 38.821 a Trapani.

L’assegno medio è di 620 euro, ma nel caso di single con contratto d’affitto la cifra può arrivare fino a 1.300 euro. Ed è, secondo voci sempre più insistenti, lo stratagemma preferito dai giovani soprattutto nei piccoli paesi, dove fingono un distacco dalla residenza dei genitori trasferendosi in seconde case, per poi arrotondare il mensile con lavoretti in nero. La soluzione proposta da alcuni partiti, cioè quella di mantenere il sussidio ai soggetti che dalla profilazione risultano non idonei ad essere avviati al lavoro, e di trovare un lavoro a tutti gli altri togliendo loro il Reddito di cittadinanza, si scontra con la sostanziale carenza di funzionamento dei Centri per l’impiego che dovrebbero, appunto, proporre un lavoro a questi soggetti. Proprio ieri i Navigator, assunti a termine per questo scopo, hanno segnalato lo stallo in cui versano i Cpi in Sicilia.  

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