Premio Testaferrata al medico Paternò
È stata un’autentica ed appassionante maratona culturale quella offerta “a cuore aperto”, ieri, dall’Ordine dei Medici di Siracusa alla Città. La cerimonia annuale dei camici bianchi aretusei, in questa sesta edizione, quella del “risveglio”, si è confermata come un imperdibile e ricco appuntamento d’autunno, in cui scienza, storia, etica, sociologia, letteratura, tradizione e innovazione, intrecciandosi in un palinsesto accattivante, hanno dato vita ad un format che valorizza la difficile professione che tutela la vita.
All’insegna dell’attualità, con uno sguardo grato al passato e speranzose proiezioni sul futuro, durante la lunga serata, contrassegnata da momenti di spettacolo e da interessanti parentesi di approfondimento sull’Umanizzazione della professione e sulla Medicina di Genere, i medici hanno congedato, con i meritati onori conquistati in prima linea, simboleggiati dai caducei d’oro, i veterani della professione e iniziato, con i giusti stimoli meritocratici del Premio Testaferrata, le nuove leve.
Attraverso il concorso di scrittura creativa, “Medici scrittori”, concepito durante la pandemia sul fil rouge “Giuro che non dimenticherò mai” e di cui quest’anno il tema conduttore è stato, invece, “Quando vidi in quel volto gli occhi di mia madre”, sono state messe a nudo le anime dei dottori, chiamati ogni giorno a confrontarsi con la sofferenza e la speranza, ma anche con la gioia e la gratitudine, dei propri pazienti.
Regista e conduttore della serata è stato il presidente dell’Ordine, Anselmo Madeddu, che nella sua introduzione ispirata alla mitologia e incentrata sull’archetipo junghiano di Chirone, il “Guaritore ferito”, nonché attraverso la recita in greco, affidata a due attori in vesti d’epoca nei panni di Igea ed Ippocrate, del giuramento medico, proposto pure in dialetto siciliano, ha voluto rendere omaggio alle origini elleniche della comunità siracusana.
Le giurie qualificate dei due concorsi, scientifico e letterario, data la qualità delle tesi e delle opere presentate dai candidati hanno dovuto compiere scelte difficili per decretare i rispettivi vincitori.
Ad aggiudicarsi il premio Testaferrata 2022 è stato il neo-medico Rosario Paternò, con una tesi sull’efficacia di alcuni markers tumorali, data la diffusione delle patologie oncologie legate all’invecchiamento delle popolazioni, mentre per la Categoria Medici Odontoiatri il premio è stato conquistato da Lorenzo Ragusa.
La seconda edizione del Premio “Medici Scrittori” è stata vinta dal romanzo “Risvegli” di Salvatore Boccaccio, che ha ripercorso con la sua penna “catartica” le proprie esperienze personali e professionali, rendendo pubbliche, nero su bianco, le sue emozioni”.
La rassegna, durata oltre 3 ore, ha offerto al numeroso pubblico in sala e a quello che ha seguito la diretta un caleidoscopio di emozioni, rendendo ancora più chiara la mission della professione medica, che non si limita ai soli interventi chirurgici o prescrizioni terapeutiche, bensì alla cura del paziente a 360 gradi, non trascurando gli aspetti umani e psicologici.
Appuntamento, dunque, al prossimo autunno, anche se l’Ordine di Siracusa, vivaio di iniziative ne ha già in cantiere altre di coinvolgimento collettivo.