Qualità della vita, Siracusa precipita al penultimo posto in classifica
Siracusa e Crotone della Magna Grecia erano considerate due città potenti, che si fronteggiavano spesso per il predominio territoriale. La leggenda narra che i fondatori delle due città si siano recati dall’oracolo di Delfi il quale chiese loro di scegliere tra la ricchezza e la salute. Miscello scelse la salute per cui fu inviato a fondare Crotone. Archia, invece, scelse la ricchezza per cui fu comandato a fondare la ricca e potente Siracusa. Com’è remota questa prospettiva e non soltanto perché siano trascorsi oltre 2700 anni ma perché oggi le due città più influenti della Magna Grecia oggi si ritrovano agli ultimi due posti della classifica sulla qualità della vita. L’impietoso marchio lo ha impresso il quotidiano economico Italia Oggi che ha stilato la graduatoria in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.
Sed Crotone ha confermato la sua precaria classifica, per Siracusa si tratta di un ulteriore peggioramento visto che lo scorso anno era al 104° posto.
La classifica pessima è il frutto di una serie di parametri negativi che già lo scorso anno erano stati evidenziati. La graduatoria è stata fatta tenendo conto degli affari e del lavoro, con numero di start up e piccole imprese innovative, sul tasso di disoccupazione, per il numero di imprese registrate e per quelle cessate. Molto incide l’ambiente con il tasso d’inquinamento atmosferico. Particolarmente penalizzate la superficie limitata di pannelli fotovoltaici installati negli edifici privati.
In Sicilia, Ragusa (84) ha la palma di migliore, seguita da Trapani (93), Messina (96), Enna (97), Palermo (98), Catania (102), Agrigento (103), Caltanissetta (105).