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Il bambinello per il presepe vivente arriverà sulla Dragon Boat

Sarà l’equipaggio del Dragon Boat a portare il “bambinello” dal molo fino al presepe subacqueo nella rada di Ortigia. Ricordiamo che la “ciurma” del Dragon boat è composto da donne operate al seno per patologia oncologica e pertanto tale evento assume una particolare rilevanza dal punto di vista psichico ed emotivo.

Il Dragon Boat è una disciplina sportiva, riconosciuta dal Coni, che ha dimostrato avere molti vantaggi per questa tipologia di pazienti. Promotrice di questa attività è ARTOI, Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, organizzazione no-profit, multidisciplinare, dedicata allo studio ed applicazione di trattamenti attraverso l’uso di più opzioni terapeutiche, in combinazione con le terapie oncologiche

convenzionali, quali chirurgia, radioterapia, chemioterapia e  ipertermia. Al progetto, voluto in provincia da Salvatore Bonanno, direttore dell’Unità operativa complessa di Radioterapia e rappresentante di Artois per la Sicilia, hanno aderito le sezioni   provinciali   di   alcune associazioni di volontariato operanti nel territorio come Angolo, Andos, Lilt, Salute Donna.

L’attività siracusana è iniziata a luglio con giornate guidate a piccoli gruppi: l’imbarcazione può contenere al  massimo 20 posti, lunga circa 13 metri e larga 1 metro, originariamente con la testa e la coda di dragone (da cui il nome). Oggi questa disciplina sportiva si pratica in tutto il mondo, coinvolgendo squadre sia maschili che femminili che gareggiano in competizioni nazionali e internazionali.

“Un progetto importante reso possibile – spiega Salvatore Bonanno – grazie alla sensibilità della Canoa polo di Siracusa che ha comprato l’imbarcazione. Artois ha aderito al Dragon Boat riconoscendone il vantaggio psichico e fisico per chi è affetto da tale patologia, favorendone la reintroduzione alla normalità di vita. E’ anche un valido mezzo per fare squadra: remare tutti insieme fa sentire quanto non si sia soli, aspetto questo di grande importanza ed io, quando il lavoro me lo concede, mi unisco volentieri all’equipaggio”.

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