Pnrr, caro energia e bonus edilizio: la Cna scende in campo
“Siamo Radici del Nuovo” è stato il tema dell’assemblea annuale territoriale di CNA Siracusa. Sul palco si sono alternati la presidente di CNA Siracusa, Rosanna Magnano e il segretario provinciale Gianpaolo Miceli.
Tre sono stati gli argomenti affrontati, a cominciare proprio dal tema scelto per l’assemblea, “Siamo le Radici del Nuovo”, collegato alla necessità di valorizzare e rispettare le radici storiche dell’economia italiana, basata sull’artigianato e sulla PMI. Ma su queste tradizioni, è importante far germogliare l’innovazione, anche digitale, un modo per portare avanti e se possibile migliorare le attività di famiglia ereditate dai figli e dai nipoti.
Secondo tema affrontato è il caro energia, esteso anche al caro materie prime, un problema che nel corso dell’anno è costato l’esistenza a decine di imprese, costrette a chiudere perché impossibilitate a pagare le bollette. “Si tratta di una situazione che soltanto in parte deriva dal conflitto Russo-Ucraino – hanno ricordato i due massimi dirigenti territoriali di CNA Siracusa – ma che in realtà è figlia di una speculazione senza controllo, in cui pochi stanno guadagnando tantissimo a scapito di tanti”. “La soluzione non può essere il solito credito d’imposta ma serve qualcosa di più concreto; anche le comunità energetiche, ad esempio, possono rappresentare un benefit per imprese e famiglie”.
Sul bonus edilizio e sul 110% in particolare, una misura che ha risollevato letteralmente l’economia italiana ma che “i governi che si sono succeduti – ha ricordato Rosanna Magnano – in 24 mesi hanno provveduto a modificare ben 16 volte, un abominio giuridico che ha reso il sistema dell’acquisto dei crediti incerto e instabile, perché non è giusto cambiare le regole del gioco mentre si è ancora in campo!”.
E proprio contro chi, speculando sull’attuale situazione di grave crisi di liquidità con aziende piene di crediti fiscali in attesa di essere ceduti, si approfitta acquistando i crediti a percentuali imbarazzanti, anche al 40%, si è scagliato il segretario Miceli: “il Governo, invece di affibbiare una generale aura di illegalità a chi usufruisce dei bonus, dovrebbe controllare queste gravi storture che rischiano di mettere in ginocchio il sistema”.
L’intervento conclusivo è stato del presidente nazionale di CNA Dario Costantini per il quale è indispensabile che gli investimenti coinvolgano il sistema della piccola impresa. “Il nuovo codice degli appalti deve anzitutto aprire alla concorrenza in ottica Pnrr. Noi non abbiamo paura della concorrenza, ma non è più tollerabile che il 4% delle imprese si aggiudichi oltre il 90% del mercato”.