Siracusa: le Cartelle pazze e gli alti costi per le famiglie
L’intervento – a cura di Concetto Alota –
Semplificare i rapporti con i contribuenti, modernizzare ulteriormente l’Amministrazione finanziaria del Comune di Siracusa, individuando le soluzioni tecnologiche più adeguate a ridurre i costi ed i tempi degli adempimenti a carico dei cittadini malcapitati, dei commercialisti, del Comune oltre che dell’Amministrazione finanziaria.
Sulle famiglie pesa il grave problema delle cosiddette Cartelle pazze e degli avvisi bonari di pagamento irregolari, il cui annullamento comporta adempimenti spesso defatiganti e costi salati per i cittadini residenti. Infatti, cittadini, commercialisti e o intermediari sono costretti, previo appuntamento telematico, a recarsi il giorno prestabilito, all’orario prenotato, presso i competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni per trattare la pratica di irregolarità, l’invio di lettere raccomandate o via E-mail, e richiedere il suo eventuale annullamento, che, dopo l’esame del funzionario, avviene a seguito di presentazione di una istanza corredata di tutti gli allegati dei versamenti effettuati. È il caso del Comune di Siracusa. I cittadini siracusani lamentano il sistema messo in atti per la notifica e il valore della verità; la maggior parte degli avvisi di pagamento richiede al contribuente versamenti già effettuati regolarmente, la corresponsione di interessi e sanzioni già pagati spontaneamente, attraverso il ricorso all’istituto del ravvedimento operoso o altro notifica precedente.
Tutto questo ha un costo per le famiglie. Nel caso delle Cartelle pazze, come sta succedendo a Siracusa, il commercialista è costretto ad istruire una nuova pratica, preparare l’istanza in autotutela a recarsi o inviare i documenti tutte le volte necessarie presso l’Agenzia delle Entrate per ottenere lo sgravio della cartella, non potendo rischiare di fare decorrere i tempi per l’eventuale impugnazione della cartella stessa, la quale, se divenisse esecutiva, consentirebbe al concessionario della riscossione il ricorso a strumenti molto gravosi per il contribuente, quali il fermo amministrativo di veicoli o l’iscrizione di ipoteca su immobili.
Svegliatevi!