Droga, estorsioni, trasporto su gomma e rifiuti: gli interessi dei clan in provincia di Siracusa
Nella corposa relazione del presidente della corte d’appello di Catania, Filippo Pennisi, letta in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, è emerso un quadro che conferma la presenza di organizzazioni criminali nella nostra provincia, in stretta relazione con alcuni clan catanesi. In particolare, il presidente Pennisi si è soffermato sull’alleanza tra il clan Santapaola-Ercolano il clan Nardo “i cui interessi spaziano dal traffico di stupefacenti alle estorsioni, fino ad estendersi al settore dei trasporti su gomma e, in generale, al commercio agrumicolo” Ha ricordato il procedimento “Mazzetta sicula” che ha rivelato “la cointeressenza proprio del clan Nardo nel traffico illecito di rifiuti nella discarica di Lentini; la misura reale applicata nel procedimento ha riguardato un patrimonio societario stimabile in circa 110 milioni di euro”.
Il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino ha segnalato come il territorio aretuseo sia nella sua interezza caratterizzato da una capillare diffusione del commercio di droga, con una maggiore incidenza nel capoluogo che, in questo settore, funge da elemento trainante, nonché dal fenomeno estorsivo, connotato da un elevatissimo livello di impenetrabilità e dalla pressoché assoluta carenza di collaborazione, specialmente nella parte meridionale della provincia. Viene, in particolare, segnalata la reiterata emissione di decreti d’urgenza volti a rimuovere una serie di ostacoli e barriere, apposti presso edifici pubblici di edilizia popolare, sì da rendere i luoghi inaccessibili alle forze dell’ordine e da blindare le “piazze di spaccio” degli stupefacenti.
Nel territorio aretuseo i clan Bottaro-Attanasio e Santa Panagia sono stati pesantemente colpiti dalle varie operazioni succedutesi nel tempo (“Aretusa”, “Bronx” e “Tonnara”), ma, ricorda il presidente Pennisi “appaiono in ripresa per effetto della scarcerazione di storici esponenti mafiosi. I clan si occupano, in particolare, della gestione organizzata delle “piazze di spaccio” cittadine operanti in diversi quartieri del territorio urbano. A Floridia e Solarino recenti operazioni per i reati di associazione di tipo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsioni e usura “hanno accertato l’attuale operatività di soggetti in passato già condannati per appartenenza al clan Aparo”. A Noto risulta tuttora operativo il clan Trigila, “i cui interessi criminali spaziano dal traffico illecito di sostanze stupefacenti, alle estorsioni, al controllo e gestione delle attività economiche del territorio”.