Siracusa, in arrivo migliaia di accertamenti per la tassa sui rifiuti
A seguito delle verifiche operate dagli uffici tributari del comune di Siracusa, migliaia di siracusani hanno ricevuto avvisi di accertamento sulla tassa smaltimento rifiuti degli anni pregressi, e in particolare dal 2011. In tali avvisi, si commina ai contribuenti una sanzione (con relativi interessi) per centinaia di euro per omessa dichiarazione relativa alla superficie degli immobili.
La sanzione potrà essere ridotta di un terzo se il contribuente aderirà all’accertamento e si impegnerà a pagare le somme dovute. Considerato il lasso di tempo trascorso dall’eventuale omissione al presente accertamento, oltre 4 anni, e considerata la pressione tributaria che si è abbattuta negli anni sui contribuenti siracusani, ritengo necessario un incontro chiarificatore in Commissione bilancio, con i dirigenti e gli assessori, al fine di determinare non solo la legittimità di tali verifiche, disposte dal consiglio comunale in carica nel 2007, ma anche e soprattutto le modalità di pagamento e di eventuale rateizzazione degli importi accertati.
“Non si può pretendere di costringere i concittadini a pagare l’intero importo – afferma il consigliere comunale Fabio Rodante – che si somma ai tributi dovuti per il 2014 e 2015, senza concedere agevolazioni. Tali procedure, peraltro, potrebbero esporre l’ente ad un contenzioso che renderebbe difficile la riscossione di tali somme. Per tali motivazioni, richiederò la convocazione in commissione bilancio dei dirigenti e dell’assessore, al fine di avviare un’ulteriore verifica degli accertamenti e predisporre nuove regole che possano agevolare con rateizzazioni di almeno 12 mesi il pagamento delle somme che saranno oggetto di verifica”.
SORBELLO: “AVVISI PAZZI CHE PROVOCANO DISAGI”. Il consigliere comunale di Sicilia Democratica Salvo Sorbello ha rivolto un’interrogazione all’Amministrazione per conoscere i motivi che la spingono a inviare, per raccomandata con ricevuta di ritorno, avvisi di accertamenti palesemente infondati relativi a tributi vari. Questi “avvisi pazzi” creano disagi gravissimi per i cittadini, che saranno costretti a inutili perdite di tempo e di denaro per dimostrare di essere in regola. Sorbello chiede anche di conoscere i costi sopportati dal nostro Comune per la preparazione, stampa e invio di questi avvisi infondati.
“Nonostante si spendano somme ingenti – conclude Sorbello – non si comprende come mai non venga eseguita una seria scrematura a monte, facendo pervenire gli avvisi solo a quanti hanno realmente delle posizioni da sistemare”.