Cultura

8 Marzo a Siracusa. Saggio del 1907 e nuovo marchio editoriale

Mercoledì 8 marzo, presso la Libreria NeaPolis di Siracusa (v.le Teocrito 125), alle ore 17,30, si terrà un’iniziativa culturale di presentazione del breve saggio “Sulla condizione della donna borghese in Sicilia” di Elvira Mancuso. L’iniziativa è anche promossa dall’editore Silvio Aparo, già editore della “Melino Nerella”, di Solarino, che con questa piccola pubblicazione lancia il nuovo marchio “Apalòs”, una collana che intende promuovere la conoscenza di temi, figure ed autori, con lo scopo di invogliare ad un’agile lettura di piccoli ‘lavori’ e ricerche di carattere storico-culturale di studiosi ed intellettuali del territorio.Il breve testo che sarà oggetto della conversazione di mercoledì 8 marzo, presso la Libreria NeaPolis di Siracusa, è frutto di una intellettuale, insegnante siciliana della metà dell’800: Elvira Mancuso, femminista “antelitteram”, nata a Caltanissetta nel 1867 e morta nel 1958. Se è pur vero che della Mancuso vi sono poche tracce nell’ambito di studi della Letteratura italiana, è certamente significativo e segno di un dovuto riconoscimento il fatto che nel corposo volume dedicato alle “Siciliane” – dizionario biografico a cura di Marinella Fiume, edito nel 2006 da “Emanuele Romeo editore” –, il compito di descrivere il ritratto della caparbia insegnante siciliana sia stato affidato alla penna di Salvatore Silvano Nigro, Docente alla Normale di Pisa, filologo, critico letterario e tra i quali qualificati studiosi ed interpreti della Letteratura italiana ed europea.Elvira Mancuso, nella sua carriera di letterata, scrisse alcune novelle, qualche libro di poesie, un romanzo e un pamphlet sulla condizione della donna e delle siciliane del suo tempo. Ricoprirà a 42 anni la cattedra d’Italiano presso l’Istituto magistrale di Piazza Armerina, e poi negli Istituti professionali di Caltanissetta. Appartenente alla “borghesia non ricca” di centro Sicilia, di forte tempra e di ferrea volontà, connotò il suo impegno con abnegazione all’insegnamento, impegnandosi anche in una costante battaglia culturale e civile contro i pregiudizi del maschilismo e gli aspetti retrivi della tradizione che volevano consegnata la donna al ruolo di madre, moglie, solo dedita “al governo domestico, col bucato e con simili soggetti”. Temi e riflessioni che profuse nel suo breve scritto sulla “condizione della donna borghese in Sicilia”. Nel 1906, la Mancuso fece stampare a sue spese il romanzo “Annuzza la maestrina ((Vecchia storia…inverosimile)”. Negli anni ’80 del secolo scorso, Italo Calvino si impegnò perché Einaudi pubblicasse questo suo unico romanzo, con la prefazione di Leonardo Sciascia. L’impresa non andò in porto, ma poi il romanzo nel 1900 fu ristampato da Sellerio, col titolo abbreviato: “Annuzza….vecchia storia inverosimile”.A conversare sul breve saggio del 1907 della Mancuso (“Sulla condizione della donna borghese in Sicilia” – che contiene una breve prefazione di Lucia Azzolina), alle ore 17,30 di mercoledì 8 marzo, si confronteranno: l’on. Lucia Azzolina, oggi Dirigente scolastica e già Ministra dell’Istruzione del Governo Conte e il prof. Roberto Fai del Collegio siciliano di Filosofia.L’occasione, pur motivata dalla discussione sul saggio di Elvira Mancuso, appare per certi versi propizia, coincidendo, sì, con la Giornata internazionale della Donna, ma anche con l’inedito scenario venuto fuori in questi ultimi tempi, che vede protagoniste dell’agone politico e nel confronto ideale e culturale in campo nazionale due donne: Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio, e Elly Schlein, nuova segretaria del partito democratico. Segno di un mutamento culturale e di costume?

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