Camera di Commercio, Siracusa disponibile all’accorpamento
S’è riunita questa mattina l’assemblea dei rappresentanti delle associazioni di categoria per discutere sull’ipotesi di accorpamento delle Camere di commercio di Siracusa, Ragusa, Catania e Messina. Si è trattato di una riunione del tutto esplorativa, nel corso della quale i rappresentati delle categorie produttive siracusane hanno dato quasi tutte il proprio assenso all’accorpamento.
In realtà di concreto non c’è nulla. Manca una normativa ben specifica che preveda le modalità e i criteri per potere riunire gli enti camerali. La discussione, quindi, è incentrata sull’orientamento espresso da Unioncanere a fare nascere un organismo ristretto per la gestione degli enti camerali. Per quanto riguarda la Sicilia orientale, l’indicazione è quella di fare accorpare le camere di commercio delle quattro province interessate.
Siracusa è quella che, nel discorso dell’accorpamento, è più avanti rispetto alle altre al punto da essersi già espressa per una disponibilità all’accorpamento che prevede un’unica rappresentanza per tutte le province. L’operatività della proposta, però, spetta al consiglio camerale, i cui componenti hanno raccolto pareri e indicazioni provenienti dalla base.
Prima dell’inizio della seduta, è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’imprenditore Alvaro Di Stefano, scomparso la scorsa settimana, che è stato componente del direttivo della Camera di Commercio di Siracusa. L’assemblea è stata aggiornata a venerdì prossimo per esprimere il parere definitivo sull’accorpamento.
E’ operativo, invece, l’aumento del trenta per centro del tributo camerale. L’incremento del balzello colpisce tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio. Non tutti si sono detti favorevoli all’aumento della quota annuale di iscrizione. Confesercenti e Casartigiani hanno votato contro il provvedimento che si ripercuote sulle piccole imprese commerciali e artigiane della provincia, già provate da una crisi economica che li costringe spesso ad abbassare le saracinesche.