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Italia, obiettivo secondo mandato

<< La priorità è proseguire, con il secondo mandato, un percorso amministrativo di rigenerazione della città che è in corso e non deve essere arrestato.  I cambiamenti sono innegabili e sotto gli occhi di tutti; adesso è il momento di radicarli e renderli efficaci, rafforzando quanto costruito finora >>. Sono queste le prime dichiarazioni di Francesco Italia, attuale sindaco delle città di Siracusa, che come risaputo ha deciso di scendere in campo ricandidandosi per ricoprire lo stesso ruolo in occasione delle elezioni amministrative che vedranno protagonista la città di Archimede il 28 e 29 maggio 2023.

<<Il mio intento – dichiara Francesco Italia – è quello di proseguire per la “normalizzazione” della nostra città e di farlo insieme, come sempre, “a viso aperto” con la consapevolezza di aver dato, durante il mio mandato, il più possibile, mantenendo grande serenità e la schiena diritta anche nei momenti più critici. Ciò è stato possibile grazie alla continua comunicazione e condivisione con i cittadini con cui ho instaurato un rapporto leale e trasparente >>.

<<Sono orgoglioso – dice Francesco Italia – del lavoro svolto in questi anni ed il primo argomento su cui riflettere è quello legato ai trasporti>>.

L’attuale sindaco di Siracusa, come candidato alla nuova tornata elettorale sottolinea la rivoluzione legata ai trasporti come occasione utile per rispondere ad alcune sterili critiche che sono state mosse all’Amministrazione proprio su questo tema.

<<Stiamo completando il passaggio di consegne tra l’AST e la SAIS AUTOLINEE S.P.A. L’assessorato Regionale ha fissato per il 3 maggio l’incontro tra le due imprese per la consegna dei 7 mezzi acquistati nel 2020 con il finanziamento della Regione per il servizio di TPL di Siracusa. Sono sempre stato contrario – dice Francesco Italia – a situazione di monopolio decennale e probabilmente ai “conservatori” questo atteggiamento infastidisce. Ogni volta che si è presentata la possibilità di cambiare lo “status quo”, ho colto immediatamente l’opportunità di modificare posizioni di rendita che hanno bloccato lo sviluppo della città. Probabilmente questo atteggiamento non è stato gradito da coloro che direttamente o indirettamente ne traevano vantaggi economici e politici. Forse alcuni avevano aspettative diverse nei miei confronti>>.

Italia prosegue: <<Mi chiedo: perché avremmo dovuto continuare con l’AST? Lo stato di difficoltà dell’AST era ed è sotto gli occhi di tutti: la percorrenza chilometrica annua del servizio AST era inferiore a quella prevista, l’utilizzo dei mezzi bassissimo, il programma di esercizio obsoleto, e più volte abbiamo tentato invano di interloquire con l’AST per modificarlo. Le difficoltà economiche ed organizzative dell’AST insieme alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il management del passato, sostanzialmente bloccavano qualunque ipotesi di cambiamento.

Affermare, come qualcuno ha fatto, che sarebbe stata l’occasione per mettere mano ad un contratto biennale innovativo ridiscutendo flotta, linee, fermate, frequenza, priorità, costo del biglietto, sistema dei controlli, insomma qualità generale del servizio, è esattamente quello che abbiamo fatto con SAIS e non con AST. Affermare che il nuovo programma di esercizio preveda una sostanziale riduzione del servizio, addirittura pari al 50%, significa non avere la minima idea del reale programma di esercizio dell’AST. Basterebbe solo chiedere ai pochissimi cittadini che utilizzano i mezzi pubblici per il trasporto urbano per capire che l’attuale servizio di trasporto pubblico non verrà rimpianto da nessuno>>.

<<L’attività di studio e analisi avviata in seno all’attuale fase di aggiornamento degli strumenti di programmazione (PUMS) e (PGTU) già approvati durante il mio mandato dal Consiglio Comunale nel 2019, ha consentito di pianificare il nuovo servizio e di offrire alla città un’ulteriore occasione di rilancio e sviluppo, di connessione tra centro e periferie, di miglioramento nella qualità e quantità dei servizi offerti>>.

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