Nuovo ospedale, in corso le introspezioni archeologiche
Il raggruppamento guidato da Proger (mandanti Manens e Inar) è all’opera per pervenire, entro i tempi fissati, alla redazione della progettazione definitiva dell’appalto integrato del nuovo ospedale di Siracusa.
Dal mese di marzo, quando è stata selezionata per l’affidamento della progettazione, la Proger ha fatto eseguire a un’impresa specializzata la valutazione del rischio bellico, attività disciplinata da una norma del 2012, in materia di sicurezza sul lavoro, per la bonifica degli ordigni bellici su tutta l’area in cui dovrà essere costruito il nuovo ospedale. La legge, infatti, impone l’obbligo di eseguire le ricerche finalizzate al rinvenimento di ordigni bellici inesplosi oltre che la valutazione del rischio di esplosione che possa derivare dall’innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso eventualmente rinvenuto durante le attività di scavo. Dallo studio storico preliminare e dalle analisi geofisiche non è emersa alcuna presenza di anomalie ferromagnetiche riferibili a ordigni bellici. Sulla scorta della relazione, il Ministero della Difesa ha rilasciato parere favorevole.
Completata quest’indagine, è tuttora in corso l’introspezione archeologica stratigrafica, affidata a un’impresa di Padova, che sta realizzando una serie di trincee archeologiche nei terreni per una dimensione pari a due metri di larghezza e dieci metri di lunghezza ciascuna. I lavori sono in corso con il coordinamento dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni culturali. Hanno l’obiettivo di verificare l’eventuale presenza di reperti o di siti di particolare interesse archeologico in tutta la superficie destinata a ospitare il nosocomio aretuseo. L’esito dell’indagine sarà trasmesso al Ministero per i Beni culturali che dovrà rilasciare il relativo parere da allegare alla già corposa documentazione che costituirà la base del progetto esecutivo dell’importante opera pubblica.
Contestualmente alle indagini sul campo, nella sede di Pescara, i tecnici della Proger stanno redigendo la progettazione definitiva che, una volta completata, consentirà di procedere all’esproprio dei terreni privati. La previsione, rispetto ai tempi di consegna, è di completare il progetto entro il mese di dicembre in modo da consentire al commissario straordinario Giusi Scaduto di procedere all’approvazione del progetto esecutivo e quindi al bando della relativa gara per l’appalto dei lavori del nuovo ospedale.
Ricordiamo che il progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato sottoposto, con esito positivo, alla Conferenza di Servizi del 10 febbraio 2022 e presentato all’assessorato del Territorio e dell’Ambiente che ha autorizzato la realizzazione del progetto in variante alla disciplina urbanistica generale del Comune. Il progetto ha raggiunto il livello di approvabilità il 15 luglio del 2022, nonostante il termine di trenta giorni assegnato all’RTP, il raggruppamento temporaneo di professionisti, vincitore del “Concorso di idee per l’acquisizione di una proposta ideativa per la costruzione del nuovo ospedale”, avviato dall’Asp. Il progetto è, quindi, stato sottoposto con urgenza alla conferenza di servizi del 5 agosto 2022 e approvato con decreto del 10 agosto. Nel frattempo, il commissario ha rilevato che RTP non avesse ottemperato all’ordine di servizio con cui ha ricevuto l’incarico di redigere la progettazione definitiva, “adducendo argomentazioni destituite di fondamento (…) respinte da questa stazione appaltante”. Il commissario ha anche sottolineato gli “ingiustificati e ulteriori ritardi nella realizzazione dell’opera, nonché della perdurante inadempienza agli impegni assunti in sede di negoziazione – che, tra l’altro, hanno impedito la stipula del contratto – con decreto n. 17 del 13 gennaio 2023 (…) è stato costretto a dichiarare RTP decaduto dall’affidamento”.
Il raggruppamento che fa capo allo studio Plicchi di Bologna, ha impugnato il provvedimento proponendo tre ricorsi presentati il 31 gennaio, il 24 febbraio e alla fine di marzo contro la revoca dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori per il nuovo complesso ospedaliero. Nel mese di aprile la prima sezione del Tar del Lazio ha dichiarato la propria incompetenza a decidere sul ricorso per il quale si attende, a breve, la fissazione dell’udienza.