Notte di sport sul Talete, il Comitato Levante: “Dov’è finito il tavolo tecnico?”
Questa sera il parcheggio Talete sarà animato dalla presenza di numerosi atleti e sportivi. Nell’ambito dell’iniziativa “BeActive Night” (una serata per lo sport), voluta dalla Commissione Europea per promuovere l’attività sportiva e gli stili di vita sana, ha programmato per questo sabato, dalle 20 alle 24, un appuntamento multi-sportivo. Lo sport cè sinonimo di inclusione, socialità e benessere fisico-mentale ed è importante che la città, insieme con le tantissime associazioni che prontamente hanno aderito, non perda questa occasione.
La manifestazione sportiva di questa sera è motivo per il Comitato Levante Libero, per tornare sull’argomento Talete: “Ci chiediamo – afferma Giuseppe Implatini, portavoce del movimento civico – come sia possibile che l’amministrazione comunale, a distanza di mesi dalla risoluzione del contenzioso con la Regione Siciliana sul caso Talete, non abbia avviato ancora un tavolo tecnico per uno studio di fattibilità finalizzato alla demolizione della copertura ecomostro, unico intervento risolutivo per il lungomare di levante, ovvero quello capace di restituire a tutta quella parte di Ortigia il suo naturale affaccio ad est. Eppure le risorse del PNRR c’erano e ci sarebbero, così come il massimo ente in termini di progettazione disposto ad impegnarsi sull’obiettivo della stesura di un progetto di fattibilità tecnico economica utile ad intercettarli quei fondi. Cosa manca ancora? Cosa non ha questa città e la sua classe dirigente, seppur “alla moda”, per svegliarsi e pensare in grande? Si vedono interventi realizzati forse, ci permettiamo di dire, senza particolari competenze, come fossero manutenzione ordinaria: una città UNESCO come Siracusa non meriterebbe accreditate firme, anche internazionali, azioni più riflettute e condivise, per progettare e modificare spazi dalla grande importanza storica, come ad esempio piazza Euripide, l’area antistante Porta Marina o prossimamente lo sbarcadero di Santa Lucia? In città che fine ha fatto il verde? In un’epoca nella quale vi è la consapevolezza della necessità di proteggere e
dotare gli spazi urbani di alberature e verde fino ad anche il 30% dell’intera superficie, come si sta muovendo il nostro governo cittadino? Possiamo dire d’esser allineati con questa visione? Una orientativa risposta ce la può dare la vicenda relativa alla riqualificazione della zona di viale Tisia.
Tornando all’ecomostro Talete oggetto l’anno passato di un contestato “restyling” che come risultato più evidente ha avuto la spesa per le casse comunali, per caso sono ripartite le mire per lo sfruttamento della relativa terrazza? Non ci sono già abbastanza tavoli e arredi vari dislocati per ogni via? E’ possibile che la scelta della location per questo evento, con l’inconsapevolezza della stragrande maggioranza delle associazioni sportive partecipanti, sia l’apripista per nuove assegnazioni di spazi pubblici a privati? Forse
anche ad altri imprenditori con la passione per i porti turistici? Anche questo è ambientalismo?
Al di là delle considerazioni fin qui espresse che possono anche relegarsi nell’ambito delle libere opinioni rimane, apprendendo di questo avvenimento sportivo lodevolmente aperto a tutti, la preoccupazione per i nostri concittadini, già vittime ignare in tempi recenti nell’aver utilizzato per anni il parcheggio Talete con il certificato antincendio scaduto e il relativo l’impianto completamente fuori uso, che le caratteristiche del solaio di copertura possano non essere adeguate all’evento programmato.
Sembrerebbe infatti che negli atti pubblici relativi al collaudo strutturale il valore di sovraccarico accidentale massimo consentito della struttura a copertura, calcolato successivamente alla costruzione del parcheggio nell’ottobre del 2000, sia certificato per una misura che secondo le leggi vigenti e norme tecniche, non raggiungerebbe i 500 kg/mq, quella minima necessaria utile allo svolgimento di queste attività definite dalle stesse normative “aree con possibile svolgimento di attività fisiche, quali sale da ballo, palestre…)”.