Sortino, il parroco nega tutto e il Gip revoca i domiciliari
Ha rigettato ogni addebito don Vincenzo Cafra, il parroco della chiesa madre di Sortino, arrestato martedì dai carabinieri per estorsione. IL parroco si è sottoposto alle domande del Gip del tribunale aretuseo, Salvatore Palmeri, che ha disposto la revoca della misura cautelare dei domiciliari sostituendola con la misura personale del divieto di dimora a Sortino. Rispetto all’accusa di avere preteso la somma di 100 euro per la funzione religiosa legata a un funerale, don Vincenzo, che è assistito dall’avvocato Francesco Fazzino, ha replicato che sia soltanto un’offerta consolidata nel tempo da una prassi ereditata dal precedente parroco della Matrice.