Siracusa, truffa dello specchietto: due arresti
Hanno tentato di mettere a segno la classica truffa dello specchietto retrovisore. Ma è andata male perché proprio nel momento in cui hanno lanciato il sasso contro l’automobile “esca”, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona per un giro di perlustrazione. Le manette sono scattate a una coppia di convivente Giuseppe Bono di 29 anni, e Fortunata Bona di 28, entrambi di Noto e con precedenti di polizia a proprio carico.
I due sono stati arrestati nella flagranza per il reato di tentata truffa, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali in concorso. Secondpo la ricostruzione fatta dagli investigatori, i due erano parcheggiati lungo la Via Filisto a Siracusa. Individuata la macchina con a bordo la vittima, entrambi hanno lanciato dal finestrino uno specchietto già rotto colpendo la fiancata destra della macchina che si trovava a transitare in quel momento. La signora a bordo dell’autovettura, forse distratta o concentrata sulla propria guida, non si è accorta di nulla; ma la scena non è sfuggita ai Carabinieri della Stazione di Belvedere che in quel momento stavano effettuando un giro di perlustrazione del territorio prima di fare rientro in Caserma. Uno dei militari è sceso dalla macchina di servizio per tentare di aprire la portiera e identificare i due conviventi. Vistisi scoperti, dapprima hanno tentato di accelerare nel tentativo di allontanarsi. La donna ha provato a colpire al volto il Carabiniere, arrivando a mordergli la mano. A quel punto l’uomo ha inserito la retromarcia nel tentativo di imboccare nuovamente via Filisto contromano e allontanare definitivamente il maresciallo dell’Arma che nonostante le lesioni subite non mollava la presa. Dopo una ventina di metri però la macchina con i due presunti truffatori a bordo è finita contro un’altra autovettura che stava sopraggiungendo. Bono è stato tradotto nel carcere di Cavadonna, la donna presso quello di piazza Lanza a Catania.