Il sindaco Italia: “2024 anno fondamentale per Siracusa”
L’esito elettorale dello scorso giugno, con la riconferma per un secondo mandato amministrativo alla guida della città, va interpretato come uno sprone dei cittadini siracusani a proseguire nel lavoro iniziato nel 2018 e a portare a termine il processo di rigenerazione messo in campo grazie a finanziamenti intercettati, a partire da quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo era l’obiettivo che avevamo immaginato quando abbiamo scelto di ricandidarci più di un anno prima della scadenza del mandato, facendo prevalere le ragioni della cura della città alle ambizioni politiche personali.
Avevamo il desiderio di occuparci della realizzazione di quella mole di progetti che, nonostante le difficoltà dettate anche dalla pandemia, eravamo riusciti a farci finanziare. Non volevamo che altri potessero snaturare il senso complessivo della nostra pianificazione e della visione della Siracusa del domani. Grazie alla fiducia dei siracusani abbiamo avuto il privilegio di continuare il percorso intrapreso.
Oggi Siracusa ha una guida certa e un consiglio comunale plurale e vivace con il quale, sin da subito, abbiamo avviato una proficua collaborazione e un dialogo onesto e finalizzato al bene della nostra comunità. Proprio nelle ultime settimane il consiglio comunale ha approvato due delibere con le quali sono stati definiti due contenzioni (risalenti a molto prima che iniziassi la mia esperienza da sindaco) rispettivamente con Igm e con Sogeas per un totale di più di 15 milioni di euro. Alcuni oppositori critici (spesso poco informati o in malafede) hanno accusato la Giunta e la maggioranza consiliare di avere sottratto risorse alla collettività ma non è così.
Si chiamano debiti fuori bilancio e la verità è che per tali pendenze i comuni spesso sono costretti a dichiarare il dissesto mentre noi abbiamo evitato questa sciagura. Ci siamo riusciti perché siamo stati prudenti, accantonando per tempo le risorse necessarie avendo la capacità e la solidità finanziaria di poter assumere un mutuo per uno dei due contenziosi. Non ha senso oggi lamentarsi e puntare il dito contro i responsabili. Quando si chiede la fiducia dei cittadini per governare una città, il dovere impone di trovare soluzioni ai problemi; a poco serve scaricare le colpe sui predecessori.
Andando un po’ più nel dettaglio rispetto alle attività realizzate possiamo affermare che se il 2022 era stato l’anno dell’edilizia scolastica, il 2023 è stato certamente quello della viabilità e della mobilità.
Da nord a sud, da est a ovest, non c’è quartiere della città che in questi mesi non sia stato interessato da interventi stradali. Nei 12 mesi appena trascorsi sono state ripavimentate decine di strade e alcune, come nel caso di via Ascari sono state interamente rifatte. I lavori, ovviamente, non hanno riguardato solo la posa del nuovo asfalto ma sono serviti anche a sistemare le pendenze per il deflusso dell’acqua piovana, a rimettere in quota i tombini e ad adottare le misure previste per la sicurezza del traffico.
Il tutto per una spesa che ha pochi precedenti nella storia della città. Anche la realizzazione di nuove rotatorie, avviata nel corso dell’anno, punta a rendere più snella la mobilità in città. Gli effetti positivi in ordine alla fluidificazione del traffico lungo la direttrice Teracati-Santa Panagia-Tica sono evidenti ed è perciò che analoghe soluzioni saranno presto sperimentate agli incroci esistenti al parco della Neapolis, viale Orsi-via Agnello e alle intersezioni di viale Teracati con viale Teocrito, via Romagnoli e via Costanza Bruno.
L’attenzione rivolta al problema della mobilità ci ha spinto ad affrontare seriamente la questione del TPL, ovvero del trasporto pubblico locale. Quando l’Ast ha annunciato l’intenzione di abbandonare il servizio urbano non è stato difficile capire che era giunto il momento di tentare una vera e propria rivoluzione e imprimere una svolta rispetto al passato. Non era un problema che poteva essere risolto con uno schiocco di dita, specie per un Comune che non ha mai gestito in house il Tpl. Non volevamo semplicemente trovare un’azienda che sostituisse l’Ast: volevamo sfruttare l’occasione per sperimentare percorsi più efficaci e un servizio che mettesse al centro gli utenti utilizzando tutti gli strumenti tecnologici oggi a disposizione.
È ciò che stiamo facendo con la Sais e i primi riscontri, più che positivi, ci stanno dando ragione. Chiediamo solo di essere giudicati quando saremo pronti a bandire la gara d’appalto europea, cioè allo scadere dei due anni concessi dalla normativa.
Potenziamento del trasporto pubblico locale, progettazione e realizzazione di parcheggi di interscambio e introduzione sempre più estesa della mobilità dolce, sfruttando le piste e le corsie ciclabili, sono le tre modalità che già in un futuro prossimo ci consentiranno, con l’aiuto del consiglio comunale e la sensibilità dei cittadini, di ridurre l’uso dei mezzi privati portandolo a livelli compatibili con i principi della sostenibilità.
Rimando alle pagine successive per un’elencazione più approfondita dei principali risultati raggiunti nel corso dell’anno: dalla definitiva apertura del Teatro Massimo Comunale alla conclusione dei lavori alla Latomia dei Cappuccini con lo splendido Teatro di Verdura; dalla progressiva riqualificazione di Ortigia (l’affaccio della Turba, largo Aretusa con l’omonima Villetta) alla riqualificazione delle vie Tisia e Pitia; dall’avvio sperimentale della cosiddetta Tari puntuale per raggiungere l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata consentendo ai cittadini virtuosi di risparmiare sulla tariffa alla via del progetto “La tele di Aracne” con la recentissima inaugurazione di sartoria dove, in un bene confiscato alla mafia, lavoreranno giovani a rischio devianza.
Il lavoro che oggi presentiamo è il risultato di uno sforzo corale a cui hanno contribuito, senza mai risparmiarsi, gli assessori della precedente e della attuale giunta, i consiglieri comunali, il segretario generale, i dirigenti e i funzionari e dipendenti comunali, a cui va il mio Grazie.
L’anno appena trascorso è cristallizzato nei fatti e negli atti amministrativi che abbiamo prodotto, il cui contenuto è raccontato nelle presenti slide, vorrei condividere ciò che sarà, quel pezzo di futuro che insieme possiamo costruire.
Tra i risultati raggiunti che segnano in maniera più che positiva l’anno trascorso, non possiamo che evidenziare il superamento del milione di pernottamenti annui a testimonianza, se mai ve ne fosse bisogno, di un percorso di valorizzazione del nostro patrimonio culturale, di marketing territoriale e pianificazione di nuovi servizi che, parallelamente agli investimenti dei privati, ha consentito alla città di ritagliarsi nel corso degli ultimi dieci anni un posto di rilievo nel panorama internazionale delle destinazioni turistiche.
Molto ancora si può e si deve fare, in termine di servizi e pianificazione. Salutiamo da subito, con viva soddisfazione alcuni degli eventi che, a partire da gennaio 2024 consentiranno a Siracusa di consolidare la propria immagine internazionale: il Congresso mondiale delle guide turistiche, il G7 agricoltura a settembre, e l’arrivo del corpo di Santa Lucia nel mese di dicembre.
Tali eventi si aggiungeranno a quelli annuali e a quelli ulteriori a cui stiamo lavorando, mobilitando l’attenzione dei mass media internazionali e movimentando ulteriormente l’economia locale.
Continueremo a lavorare per promuovere uno sviluppo sostenibile della città avviando e monitorando i progetti in corso, potenziando ulteriormente il servizio di trasporto pubblico, ridefinendo le regole d’ingaggio della mobilità e del commercio nel centro storico, liberando le opportunità di sviluppo della borgata ma anche quelle che nascono a partire dalla valorizzazione delle nostre coste sia sul levante nell’asse nord sud, sia all’interno del nostro porto grande.
Il progetto di riperimetrazione del SIN, l’intenzione di reindirizzare il trattamento dei reflui cittadini presso il depuratore consortile – supportato da un progetto definitivo attualmente all’attenzione del governo regionale – potranno dare ulteriore linfa ad investimenti pubblici e privati. Non sfugge e non sfuggirà la necessità di integrare e accompagnare tale sviluppo con politiche di inclusione delle fasce sociali e dei luoghi più disagiati, a partire dalle case popolari, i centri sociali culturali, le scuole e ogni luogo pubblico in cui si forma e modella la vita della comunità. Perché la parola accessibilità non sia solo un buon proposito ma un ambizioso traguardo da raggiungere insieme.